L’agenzia Reuters riporta che Mosca ha espresso delle preoccupazioni riguardo all’incolumità di alcuni Russi residenti in Estonia, accuse difficili da credere che potrebbero far presagire un’altra “invasione pacifica” dei soldati di Putin
Reuters ha riportato poco tempo fa la notizia delle preoccupazioni del Cremlino verso la minoranza etnica russa residente in Estonia.
E che cosa sarà mai successo nella repubblica baltica (ex URSS) per suscitare le preoccupazioni di Mosca ? È proprio qui la cosa strana: in Estonia non è successo nulla che possa giustificare i timori della Russia.
La scusante ufficiale dei Russi (come potete leggere nell’articolo di Reuters a cui abbiamo messo un collegamento all’inizio del post) fa davvero ridere:
“In Estonia spesso viene utilizzata la lingua estone per isolare i Russi dalla vita sociale, creando pericolose tensioni tra i due gruppi etnici”
“Spesso viene utilizzata la lingua estone”, se fossimo nel centro di Mosca potremmo anche capire le preoccupazioni di Putin, ma dato che siamo in Estonia (uno Stato indipendente rispetto alla Russia), ecco, qualche dubbio sulla serietà delle ultime dichiarazioni dell’ufficio stampa del Cremlino può sorgere.
È un po’ come se Mosca si lamentasse dell’Italia dicendo: “ogni Estate a Rimini, nonostante sia presente una rilevante minoranza etnica russa, gli Italiani si ostinano a parlare Italiano per escludere i nostri concittadini”, come può essere presa sul serio una scusa del genere ?
E invece siamo costretti a farlo, le dichiarazioni di Mosca sono dannatamente serie e suonano fin troppo familiari. Non è forse con una frase del genere che Putin ha richiesto alla Duma il permesso per invadere l’Ucraina ?
Mettiamo le mani avanti, la minoranza etnica russa in Estonia è più rilevante di quella in Ucraina (in termini percentuali):
Non stiamo dicendo che Putin manderà certamente i suoi soldanti in Estonia, ma, facendo 2 + 2…
L’articolo non riporta le cose come stanno. La verita’ e’ un altra. L’Estonia condiziona la cittadinanza e i diritti che ne conseguono al superamento di un difficile esame di estone. Quindi la discriminazione non deriva dal fatto che gli estoni parlano l’estone come si vorrebbe far credere, ma dal fatto che chi e’ nato con la cittadinanza sovietica in estonia debba fare un esame in una lingua diversa dalla sua .La discriminazione verso le minoranze e’ quindi del tutto evidente. Quanto all’ucraina il fatto e’ che esiste una aggressione militare verso una parte del paese, infatti si spara a donetzk e dintorni e non a kiev.
purtroppo non posso verificare quanto da lei sostenuto sull’Estonia, ma per ora là sembra essere tutto tranquillo rispetto all’Ucraina orientale, per questo non abbiamo più coperto la questione