Gli USA, Il Natale Ed Il Ciclo Economico

xmas US

Tra i tanti indicatori che uno potrebbe decidere di osservare per inquadrare lo stato di salute dell’economia americana, non possiamo certamente escludere la spesa prevista delle famiglie per le festività natalizie

Alle volte, sentiamo parlare di sondaggi e numeri senza nemmeno farci troppo caso. La quantità di notizie e di dati (speso inesatti) ai quali molti di noi sono soggetti quotidianamente è tale da impedirci di fare veramente attenzione a qualche statistica interessante, e oggi vorremmo mostrarvi uno di questi casi.

Gallup ha pubblicato i risultati del proprio consueto e banalissimo sondaggio natalizio: quanto spenderanno in media le famiglie americane per i regali di Natale ?

La risposta ad una domanda apparentemente così poco tecnica è, in realtà, un indicatore molto interessante dello stato di salute di un’economia:

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Per i consumatori americani, siamo praticamente tornati 2007.

Che sia una buona notizia (ora l’economia americana può tornare a crescere verso nuovi orizzonti come stava facendo prima della crisi) o una cattiva notizia (forse abbiamo toccato il picco del ciclo economico, in attesa di una crisi imminente), lo dirà la Storia, quello che ci interessa oggi è far capire come una ricerca così banale possa dare, da sola, un dato macroeconomico così importante.

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2 Comments on "Gli USA, Il Natale Ed Il Ciclo Economico"

  1. Si parla di dati buoni (quelli dal black friday) ma non entusiasmanti.

    Il picco vale per l’occupazione (anche se sappiamo come sono gli occupati Usa acquisiti dal 2007 in avanti, precari, part-time ec.. e cio’, di fatti, non depone certo a favore dei consumi bensì del tasso occupazione da picco ciclo economico).

    Altri indicatori (immobiliare acquisti vendite, manufacturing…) galleggiano e declinano. Segno che stiamo parlando di un castello di carta pesta. E:
    1- la Cina non tira piu’
    2- i Bric fanno altrettanto
    3- neanche le guerre riescono + a far impennare il petrolio (cosa che puo’ essere possibile solo se l’Opec taglia,ma taglia? E qui se taglia e i costi si riprendono, gli Usa cominciano di nuovo a trivellare anzi a fibrillare i terreni con le nuove tecniche estrattive. Quindi stallo anche su questo lato.)

    Ecco perchè non prevedo inflazione in avanti a differenza di quanto dicono altri economisti e banche d’affari (vedi ultima previsione Goldman con accelerazione inflazione Usa),e vedo consumi usa non eclatanti nei prossimi mesi passato il Natale.

    E in “i”talia ecco che escono i solili dati positivi, ma sempre relativi a sondaggi.
    Sarà un caso che i sondaggi sulla fiducia delle imprese e consumi sono sempre elevati e salgono, salgono… salvo poi contrastare con i dati sugli effettivi consumi e ordini/fatturato industria dei mesi successivi?

    Siamo riusciti a bruciare anche il rialzo statistico su ANNO della coppia fatturato/ordinativi italiani! Quello su cui si aggrappava la Rai per coprire le discese mensili! Ora uno dei due (non rammento quale) è in negativo!
    E sono sostenuti ancora dalle solite vendite auto.

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