Idee Di Investimento: Il DAX Di Francoforte

Germany Markets

La principale borsa europea, quella tedesca, viaggia vicino a livelli record: è un momento rischioso per comprare azioni in Germania o l’idea va presa in considerazione ?

Con l’avvicinamento del rialzo dei tassi negli Stati Uniti ed un QE pienamente avviato nell’Eurozona, l’idea di investire capitali nel Vecchio Continente (in particolare in Germania) può solleticare l’istinto di molti.

La nostra analisi sul DAX di Francoforte non è stata semplice, ma in questo post cercheremo di semplificare la situazione cercando di formulare una previsione credibile per il breve-medio periodo sull’andamento dell’indice azionario tedesco.

Partiamo come sempre dall’analisi degli ultimi accadimenti:

wk dax price

Tra dicembre 2013 e dicembre 2014 (area rosso), l’indice DAX è entrato in una fase laterale che ha fatto temere a molti l’inizio di un’inversione di tendenza.
Stiamo parlando del periodo dei super-record sui tassi di rendimento dei titoli di Stato tedeschi, fase nella quale i trader hanno mostrato un’evidente preferenza per il mercato obbligazionario tedesco.
Poi però, a gennaio 2015, arriva l’annuncio che non ti aspetti: la BCE lancia il QE.
Grande felicità sui mercati (il DAX passa dai 9.700 punti della fine del 2014 ai 12.000 punti di marzo, area verde), ma poi qualcosa sembra rompersi.

Con l’inizio ufficiale del QE (marzo 2015), la borsa tira il freno a mano ed i rendimenti dei titoli di Stato europei risalgono nettamente. Draghi ammette: “I mercati dovranno abituarsi a periodi di volatilità maggiore”, e questa frase non piace affatto alle borse. Nel frattempo, passano le settimane e tra Atene e Bruxelles non si riesce a trovare uno straccio di accordo per l’ennesimo “salvataggio” della Grecia.
Quando Tsipras annuncia il referendum-shock per bocciare le proposte dell’FMI, il DAX perde il 4% in una settimana, rimanendo sostanzialmente piatto per tutto il mese di luglio, con una serie di rialzi e ribassi settimanali.

La crisi greca non è risolta, ma la situazione si sta sicuramente calmando. Non potendo prevedere i prossimi eventi politici in Europa, ci affidiamo all’analisi tecnica dell’indice DAX. Questo tipo di analisi ha raramente fallito, e riteniamo che chiunque possa trovare i grafici seguenti interessanti.

Innazitutto, va detto che sentiamo una grossa puzza di correzione tecnica a Francoforte. Attenzione al Chandelier Exit con dati mensili:

mh dax chand

Fateci caso: ogni volta che la linea rossa ha superato la verde, l’indice DAX ha perso colpi, spesso andando a toccare la linea verde.

Ora, quella linea verde (al di sotto della quale scatta, di norma, un segnale di vendita) è 10.000 punti, mentre l’indice è attualmente intorno agli 11.500 punti, cosa che implica una correzione del 10%.

Attenzione, parliamo di correzione tecnica e non di inversione ribassista. Sebbene non vi siano mai certezze sul futuro, possiamo dire con buona sicurezza che le possibilità che si verifichi una correzione tecnica verso il basso siano nettamente più elevate di quelle che arrivi invece una fase di mercato ribassista.
Questa sicurezza ci viene dall’indice di volatilità del DAX:

wk dax volat

Come potete ben vedere, abbiamo visto un picco della volatilità con il lancio del QE e la crisi tra Bruxelles e Atene. È storicamente improbabile che si registri nel breve periodo un nuovo picco della volatilità, e questa è statistica pura.

L’indicatore Stocknizer 2 (linea blu) ci aiuta ad analizzare il ciclo del mercato con l’uso di dati mensili:

mh stk2

Siamo in evidente fase di mercato crescente (e non ci vuole certo un genio dei mercati finanziari per capirlo). Abbiamo aggiunto un’importante linea di supporto per l’indicatore Stocknizer 2 che ha retto sin dal 2009. Al di sotto di tale soglia, scriveremo un nuovo post per rianalizzare le prospettive di mercato.

Interessante poi notare come, su base settimanale, lo stesso indice mostri un buon potenziale di crescita:

wk stk2

Parliamo, infine, di target ribassisti e rialzisti con il solito indice Stocknizer 3.

Vediamo la situazione sul grafico settimanale:

wk dax target

Siamo a ridosso del target mediano, cosa che mostra una possibilità di discesa fino ai 10.500 punti senza troppe preoccupazioni ed un rialzo massimo nel breve periodo visto sulla soglia dei 12.000 punti.

Il nostro grafico preferito, però, è quello che otteniamo con dati mensili:

mh dax target

Abbiamo appena assistito ad un rimbalzo violentissimo sulla linea del target rialzista. Questo colloca l’indice in fase di iper-comprato chiaramente, ma è anche vero che, in passato, ogni volta che abiamo visto un rimbalzo simile l’indice ha continuato a correre verso l’alto.

Concludendo, ci aspettiamo una correzione nel breve periodo a Francoforte (il possibile rialzo dei tassi della Fed a settembre potrebbe essere una buona occasione di vendita), ma lo scenario di lungo periodo rimane decisamente long.

 

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