Italia: il debito pubblico non si ferma più

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Abbiamo ormai ufficialmente superato la soglia de 130% nel rapporto tra debito pubblico e PIL, la situazione non è assolutamente disponibile per la nostra debole economia

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Così non va, stiamo lentamente costringendo la Troika ad intervenire con la sua mannaia sull’economia Italiana. Il debito pubblico non è sostenibile (in realtà non lo è più da decenni ormai), dobbiamo rendercene conto.

Come mai il debito pubblico non è sostenibile ?
Immaginate un Paese in pareggio di bilancio (spesa pubblica uguale al gettito fiscale), in questo caso il debito pubblico rimarrà fermo nel tempo soltanto se la crescita del PIL sarà uguale al tasso di interesse che viene mediamente pagato sul debito pubblico (o, meglio, il tasso di interesse al netto dell’inflazione, anche detto tasso reale).
Fin qui una situazione di pareggio di bilancio, ma come noto noi abbiamo sempre avuto il nostro bel deficit di bilancio annuo. Che cosa significa questo ? Significa, nella pratica, che lo Stato spende più di quello che incassa, ragione per la quale dovrà fare ricorso ad una nuova emissione di titoli di debito pubblico. Eccoci qua, questa è esattamente la nostra situazione.

Possiamo porci una domanda interessante, qual è il tasso di interesse reale medio nella nostra economia ?

Cercando i dati sul sito della Banca Mondiale, vediamo che, nel 2012, il tasso di interesse reale nella nostra economia è stato pari al 3,6%.

Se l’Italia avesse chiuso il 2012 con un pareggio di bilancio, il PIL avrebbe dovuto crescere del 3,6% per mantenere fisso il rapporto debito/PIL. Ovviamente così non è stato, anzi, abbiamo chiuso con un -2,4% e, in più, con un deficit di bilancio. Ecco perchè non siamo stupiti del nuovo record del rapporto debito/PIL. Ovviamente il discorso si ripete quest’anno (il tasso di interesse reale sarà più o meno uguale al 2012, mentre il PIL si contrarrà in modo leggermente meno drammatico di quanto visto nel 2012), prepariamoci dunque a raggiungere quota 140% in poco tempo.

 

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