Mentre l’oro ha smesso di crescere nel 2010 per imboccare la strada della lenta discesa, appare chiaro come Pechino stia puntando su un ritorno di fiamma degli investitori per il metallo prezioso
La ricerca di “oro” e “Cina” su un motore di ricerca vi darà, probabilmente, un risultato del genere:
Ricapitolando:
1) L’estrazione di oro nel paese è più che raddoppiata dall’inizio della crisi
2) Le riserve auree cinesi sono aumentate di circa 5 volte dall’inizio della crisi (e sono cresciute anche dopo il 2010)
3) Dall’inizio della crisi, è letteralmente esploso il fenomeno dell’importazione di oro in Cina
Dunque, 1+2+3 = enorme convinzione da parte della Cina che l’oro tornerà a crescere e che, comunque, sarà sempre un bene di garanzia da tenere nelle casse dello Stato.
Che poi questa convinzione sia fondata o meno poco importa, spesso i prezzi di un asset finanziario (perché di questo stiamo parlando) crescono sulla base di una convinzione, e questo basta a far capire quanto sia importante quel grafico.
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