Lo Strano Linguaggio Dei Banchieri Centrali

International Monetary Fund and World Bank Group Annual Meetings

Sono poche, anzi pochissime, le differenze tra un politico di razza ed un banchiere centrale: l’uso che entrambi fanno delle parole è strumentale al fine di mantenere una parvenza di credibilità verso il pubblico

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(ripubblicazione articolo del 18 novembre 2014)

Una differenza fra il politico medio ed il banchiere centrale è – dirà qualcuno – il fatto che i banchieri non sono eletti democraticamente dal popolo. Ognuno sia libero di pensare quelle che vuole, per carità, ma vogliamo un attimo fermarci ed immaginare un mondo in cui i banchieri vengono eletti dalla massa ?
Chiudete gli occhi ed immaginate il Mario Draghi di turno che promette, in campagna elettorale, tassi più bassi per tutti e una base monetaria raddoppiata. Poi arriva il candidato Silvio B. che propone “un trilione di euro in più”, seguito dal candidato Matteo R. che ci convince con una frase da cioccolatino del tipo:  “non è la base monetaria il problema, ma la mancanza della capacità di sognare nel cuore degli europei”.

Che immagine da brivido.

Tuttavia, i banchieri centrali si comportano da politici anche senza dover realmente mantenere delle promesse fatte agli elettori. Un grafico pubblicato dall’Economist valuta le difficoltà di linguaggio nei vari comunicati del FOMC negli Stati Uniti, comunicati che dovrebbero essere chiari a tutti visto che riguardano le maggiori decisioni di politica monetaria per la principale economia mondiale.

Guardate un po’ che cosa ci fanno notare quelli dell’Economist:

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La lunghezza dei comunicati FOMC e la loro complessità è aumentata di molto con lo scoppio della crisi e l’inizio del QE americano.

Vi basti pensare, ad esempio, che l’espressione “Quantitative Easing” non è mai stata utilizzata dalla Fed. Mai.
La Federal Reserve ha sempre parlato di un “piano di acquisto di asset”, termine più difficile da capire per l’americano medio, e non crediamo che questa cosa sia casuale.

Siamo certi che lo stesso esperimento condotto sulla BCE darebbe risultati simili (quanti non laureati in economia sanno bene che cos’è il piano LTRO o tLTRO ? O gli ABS ?).

Chiamatelo incantesimo, chiamatela supercazzola, l’idea è sempre la stessa: quando il gioco si fa duro, i banchieri centrali preferiscono confondere le acque.

 

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