Société Générale: I “Cigni Neri” Da Temere Nel 2016

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Mentre il 2015 si appresta a chiudersi, Société Générale ha pubblicato da poco il proprio report riguardante i prossimi “cigni neri” (e bianchi) con cui potremmo dover avere a che fare nel 2016

In un’ottima infografica, Visual Capitalist riassume bene l’ultimo report sui cigni bianchi e neri che potremmo vedere nel 2016 sui mercati finanziari:

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Stupisce vedere come SG consideri l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea come un evento non solo possibile ma quasi probabile. Non ci stupisce, invece, vedere che SG giudichi il rischio negativo annesso a tale evento come piuttosto contenuto.
In controtendenza con quanto gli analisti mainstream credano, anche noi pensiamo, come SG, che il fenomeno Brexit sia qualcosa di sopravvalutato. A dire il vero, l’uscita dall’UE di un paese che non ha l’Euro e non facente parte dell’area Schengen non ci pare una grande notizia.

Ci preoccupa, per il terzo anno di fila, il discorso dell’hard landing cinese. Come già detto in un altro post, non crediamo affatto nei dati macro cinesi, e pensiamo che questo “atterraggio difficile” dell’economia cinese sia già in atto da tempo.

Per il resto, non vediamo nient’altro di veramente interessante. Quell’incremento della propensione al risparmio negli Stati Uniti ci pare un timore senza gran fondamento per ora. In linea di principio e cercando di evitare facili generalizzazioni pseudo-culturali, il consumatore americano medio (a contrario, magari, di quello tedesco) non risparmia mai in vista di una crisi economica, ma lo fa quando la crisi è già esplosa. Terremo comunque d’occhio i dati sul PIL statunitense, ricordando che, fino ad ora, i consumi privati sono stati il principale motore della ripresa dell’economia americana.

 

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