Una buona ragione per non credere al “complottone” dello spread

berlusconi

La storia è questa: un americano che sta dall’altra parte del Mondo che ha appena scritto un libro che vuole vendere in Europa ha rivelato a tutti la presunta verità riguardo al modo in cui un governo italiano che non si è mai opposto all’austerity sarebbe stato costretto alle dimissioni, e non dimenticate che “è tutta colpa di quei cattivoni dei Tedeschi”

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(ripubblicazione articolo del 22 maggio 2014)

Ci risiamo, un altro ex oligarca ha deciso di diventare icona pop scrivendo un libro per dire che, se Berlusconi si è dimesso, è stato solo per le pressioni della Germania, perchè è sempre colpa dei Tedeschi.

Sì, “un altro”, perchè dopo il caso di cui vi avevamo parlato che riguardava quell’illustrissimo economista pro-austerity (anzi no, anti-austerity… o pro-austerity ? Non lo sappiamo, dipende dal libro che c’è da vendere questa settimana) che è Lorenzo Bini Smaghi, ora anche dagli Stati Uniti qualcuno riprova con la stessa tattica.

Stiamo parlando dell’ex Segretario del Tesoro americano Geithner, il quale ha deciso di scrivere un libro in cui sintetizza con le parole seguenti gli avvenimenti dell’Autunno 2011:

«Ad un certo punto, in quell’Autunno, alcuni funzionari europei ci contattarono con una piano per cercare di costringere il premier italiano Berlusconi a cedere il potere; volevano che noi rifiutassimo di sostenere i prestiti dell’Fmi all’Italia, fino a quando non se ne fosse andato»

Prosegue Geithner:

«Parlammo al presidente Obama di questo invito sorprendente ma per quanto sarebbe stato utile avere una leadership migliore in Europa, non potevamo coinvolgerci in un complotto come quello. “Non possiamo avere il suo sangue sulle nostre mani”, io dissi»

Tutto molto bello, da notare anche la frase finale in cui Geithner carica sulle sue spalle tutto l’amore per la democrazia che è proprio di chi deve vendere libri appena scritti su quanto si ama la democrazia.

Ora, noi non scriveremo mai libri a riguardo, ma fateci dire una cosa: ma quale complotto ?!

A parte il fatto che Geithner nega l’esistenza di questo complotto nel suo libro (è sempre bene ricordarlo, a sentire Berlusconi il complotto c’è stato e le parole di Geithner ne sono una prova secondo un procedimento logico-mentale di difficile comprensione), ma la verità è una sola: speculazione, speculazione e speculazione.

Gli speculatori non sono il male del Mondo, sono persone che investono e lo fanno – OVVIAMENTE – secondo il proprio interesse. Qualcuno nel 2011, probabilmente al di fuori dei confini italiani, ha cominciato a vendere BTP a gran velocità, e questo ha spinto tanti a dire: “Eh beh sì l’Italia è molto indebitata”, “L’economia è debolissima”, “L’Italia non fallisce solo perchè è troppo grande per farlo”, “E poi hanno Berlusconi e il bunga-bunga”, eccetera eccetera eccetera.

Quando il sistema politico di un Paese mostra debolezze del livello di quelle italiane (che prima dell’inizio delle prime vendite sui BTP nell’estate 2011 erano nascoste come la polvere sotto il tappeto), una crisi finanziaria speculativa non è solo possibile, ma addirittura probabile.
Poi sì, metteteci tutte le dietrologie politiche che volete con Napolitano, la Merkel, Sarkozy e altri, ma l’unica cosa che ha fatto scoppiare la crisi dello spread è stata l’opportunità, vista da alcuni, di fare molti soldi. Andare “short” sul nostro Paese in quei giorni era un’occasione di guadagno sicura, e la finanza si nutre di queste cose, che vi piaccia o no.

Credete a quello che volete, ma quanti di voi possono davvero credere alle dichiarazioni da venditore di materassi di uno che ha scritto un libro con affermazioni politiche destabilizzanti per l’Eurozona durante la campagna elettorale per le elezioni politiche europee ?

 

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