Per quanto ormai si sia capito che Pyongyang non ha assolutamente la forza militare per impensierire perfino la confinante Corea del Sud, il regime Comunista continua a minacciare l’Occidente con mille farneticazioni del suo leader
La tragicomica dittatura di Kim Jong Un continua a stupirci e, a quanto pare, a quest’ora la Corea del Nord starebbe lavorando su un missile a lunga gittata capace di arrivare fino a Seattle.
Ora, la città di Seattle si trova nel Nord Ovest degli Stati Uniti, come ben vediamo in questa mappa:
Come noto e dichiarato dai vertici militari Americani, gli Stati Uniti possono colpire la Corea del Nord con dei missili collocati nel Nord della California, questo significa che Pyongyang intende costruire un’arma del tutto simile a quella Statunitense.
Ma per fare cosa ?
Ora, a parte le affermazioni da caso clinico del tipo: “gli Americani sono tutti brutti e cattivi”, le ragioni che potrebbero portare la Corea del Nord ad attaccare un qualunque Stato Occidentale sono deliranti e razionalmente incomprensibili.
La guerra spinge il PIL verso l’alto ? No, la preparazione di una guerra spinge il PIL verso l’alto incrementando la produzione e riducendo la disoccupazione, ma è anche vero che preparare una guerra sposta troppe risorse sul settore militare, il che, in una situazione di pace è di dubbia utilità per la popolazione di uno Stato.
Un missile lanciato da Pyongyang a Seattle avrebbe due conseguenze:
1) il missile sarebbe abbattuto prima di toccare terra dagli Stati Uniti
2) gli USA sarebbero legittimati ad intervenire in Corea del Nord, e la NATO sarebbe sicuramente dalla sua parte in questo caso; in questo modo Washington potrebbe cercare di porre fine alla questione Coreana con decenni di ritardo, cancellando la Corea del Nord dalle cartine politiche geografiche
Se qui c’è qualche esperto militare, qualcuno ci aiuti a capire le ragioni di Pyongyang, perchè a noi risultano francamente incomprensibili (pura propaganda ? a volte la risposta più semplice è anche la più corretta).
Oppure potremmo chiedere al Senatore Antonio Razzi, grandissimo estimatore e conoscitore della Corea del Nord (concentratevi sulla prima parte, guardarsi tutti i 5 minuti di intervista senza odiare il Mondo è praticamente impossibile):
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