Anche l’Economist denuncia gli stipendi della casta

NAPOLITANO HA GIURATO

Gli stipendi dei Parlamentari in Italia stanno facendo discutere economisti e persone di buon senso in ogni punto del globo, lavoce.info riporta i dati raccolti dall’illustre giornale Economist

NAPOLITANO HA GIURATO

L’Istat,  sotto la guida di Giovannini, aveva avuto l’incarico, ai sensi di una legge voluta da Tremonti, di calcolare i livelli retributivi dei parlamentari dei paesi europei con l’intento di adeguare le remunerazioni dei nostri alla media europea. L’Istat si è elegantemente sottratta a questo ingrato compito presentando una gran quantità di dati relativi alle molte forme con le quali gli stati sostengono i “costi della politica”, dai sussidi alle campagne elettorali ai rimborsi di vari tipi di spese, alle norme pensionistiche.  Ha lasciato che fosse il Parlamento stesso a trarre le conclusioni e ad arrivare ad una sintesi numerica, ed i nostri parlamentari sono stati ben lieti di accantonare la questione approfittando appunto della complessità ed ambiguità dei dati presentati dall’Istat di fronte ai quali anche l’opinione pubblica era frastornata.
Merita tornare sull’argomento citando la stima fatta dall’Economist il 20 luglio 2013 sugli stipendi dei parlamentari in alcuni paesi occidentali (in migliaia di dollari l’anno):

ragazzi commenti

L’Italia svetta in testa a tutti, ed il nostro primato diverrebbe davvero imbarazzante se lo stipendio fosse rapportato al PIL pro capite dei vari paesi. Può darsi che le graduatorie subirebbero delle modifiche se si tenesse conto anche del regime pensionistico offerto, dei rimborsi spese e di altre voci, ma è ben difficile pensare che sotto questi aspetti i nostri siano trattati tanto peggio degli altri (o forse meglio?). In Parlamento si sta discutendo di una nuova legge per il finanziamento dei partiti, ma non sarebbe opportuno riaprire anche la questione delle remunerazioni dei parlamentari?

 

Articolo tratto da lavoce.info”

 

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