Apple cede: “Produrremo un iPhone meno caro per i mercati emergenti”

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Come prevedibile, alla fine Apple non è riuscita a piegare il mercato al suo volere, ma si è dovuta adattare, come una qualunque impresa

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Se Steve Jobs fosse ancora vivo – dice qualcuno dietro le quinte – ora riderebbe in faccia a chi gli parlerebbe dell’ipotesi di vendere un iPhone a prezzo ridotto.

Sì perchè, per Steve Jobs, il prezzo dei prodotti Apple è sempre stato un punto fondamentale della sua politica aziendale, per varie ragioni.
Un’impresa che vende bene anche a prezzi molto più alti della media del settore, è un’impresa con un potere di mercato tangibile. E così ha sempre fatto Apple, ha piegato, modellato, creato il mercato al suo volere. Le altre imprese, da Samsung in giù, hanno sempre dovuto osservare quello che usciva dalla Silicon Valley per scopiazzare segreti e strategie nate dal genio di Steve Jobs.

Ma ora non è più così, e alla fine Apple ha deciso di gettare la spugna riguardo alla propria ferrea politica di prezzi: nei mercati emergenti sarà possibile acquistare un iPhone ad un prezzo più che dimezzato rispetto a quello “originale”. Probabilmente se l’idea funzionerà l’iPhone di “serie b” arriverà anche da noi, ma per ora non ci è dato sapere quasi nulla.

Quasi, perchè gli analisti prevedono già la fascia di prezzo nel quale questo modello di iPhone si collocherà: circa 350 $

Ecco la “piramide dei prezzi” del settore degli smartphone:

A quanto pare è molto probabile che Apple deciderà di sfruttare la fascia centrale (indicata dalla freccia verde), una fascia dove non avrebbe – in questo momento – molta concorrenza.

 

 

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