Bernanke: per ora la Fed non è pronta a ridurre gli acquisti di bond

Ben Bernanke

Bernanke continua con successo a tentare di tranquillizzare i mercati; un mese dopo l’annuncio del tapering, la strategia della Fed ci sembra sempre più evidente

Ben Bernanke

Qual è il vero Bernanke ? Quello che parla di una reale possibilità del rallentamento del QE negli USA o quello che oggi ha detto che la Fed non è semplicemente pronta ad attuare questo piano adesso ?

Noi crediamo che l’intento di Bernanke fosse meramente psicologico: la Fed vuole far capire ai mercati che non ha alcuna intenzione di stampare Dollari per sempre.

C’è riuscita ? Sì, probabilmente adesso Bernanke è riuscito a mettere alcuni analisti in una situazione di “limbo”, sospesi tra l’idea dell’imminenza del tapering e l’idea dei tassi di interesse che rimarranno ancora bassi a lungo.

La verità è che Bernanke sta facendo due cose diverse allo stesso tempo: da una parte ha messo in chiaro che il QE non è lontano dal suo termine, dall’altra sta cercando di convincere tutti che questo non deve essere un fattore traumatico.

Ora, il primo messaggio è arrivato chiarissimo già un mese fa, i problemi stanno arrivando per la seconda fase, ma si sa, ai mercati serve tempo per abituarsi ad un nuovo equilibrio.
Tutti gli analisti danno il Dollaro in rafforzamento nei prossimi mesi, e questo è un segnale inequivocabile del fatto che il primo messaggio sia giunto a tutti, sul possibile trauma che l’economia potrebbe ricevere dal rallentamento del QE, invece, c’è ancora da lavorare.

Mettiamo bene in chiaro che rallentare il QE non significa avviare una politica monetaria restrittiva (cosa che metterebbe in ginocchio veramente gli USA riportandoci al 2008 in pochi giorni), ma significa soltanto che la politica monetaria espansiva rallenterà, per poi fermarsi.
Per capirci, immaginate che il QE sia un’automobile. Quello che Bernanke sta dicendo a tutti è che è quasi giunto il momento di rallentare un po’, per poi fermarsi più avanti.
La reazione dei mercati è stata irrazionale (ma i mercati hanno sempre ragione, anche quando hanno torto), abbiamo visto ondate di vendite a Wall Street come se la Fed avesse già deciso di alzare i tassi di interesse cosa che, di fatto, è ancora difficile anche solo da ipotizzare.

Quindi assisteremo ai seguenti passaggi:

1) continua crescita dell’economia Americana (oggi siamo in questa fase)

2) i tassi reali di interesse diventeranno positivi (sono ancora negativi, per la cronaca)

3) a quel punto la Fed dovrà intervenire, senza se e senza ma

4) progressivo rallentamento del QE (probabilmente nel 2014)

5) aumento dei tassi da parte della Fed (probabilmente nel 2015)

 

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