Capire l’Economia – Lezione 23: la Curva J

curva j

Dopo aver visto la bilancia commerciale, è il momento di analizzare il suo andamento nel tempo, vediamo che cos’è la curva J

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Prima di procedere, vi sarà sicuramente molto utili ripassare l’ultima lezione del nostro corso, nella quale vi abbiamo introdotto il concetto di bilancia commerciale.

Come avete visto, nella scorsa lezione si è parlato di variazione del tasso di cambio reale. Si è detto che un miglioramento del tasso di cambio reale porta ad un aumento delle importazioni e ad una riduzione delle esportazioni, e viceversa.

Questo non è però sufficiente: il tasso di cambio è una variabile finanziaria, mentre la bilancia commerciale è una variabile reale. Conseguenza ? La prima si modifica in tempo reale, la seconda invece ha bisogno di tempo per adeguarsi alla variazione della prima.

Immaginiamo un caso concreto: la svalutazione di una moneta. Supponiamo che una nazione cominci a svalutare la propria moneta nazionale per un mese, domanda: come reagirà la bilancia commerciale ?
In base a quanto abbiamo detto ci aspettiamo un aumento dell’export e una riduzione dell’import, quindi la bilancia commerciale dovrebbe aumentare.
Attenzione però, non è affatto così semplice.
Il tasso di cambio peggiora, ma le imprese non adegueranno immediatamente i propri ordinativi di import al nuovo valore del tasso di cambio, perché, si sa, spesso gli ordini commerciali sono fatti tramite contratti di fornitura che hanno scadenze fisse. Per un certo periodo di tempo, quindi, le imprese della nostra economia non ridurranno la quantità di beni da importare, pagandoli, tuttavia, di più (visto che il tasso di cambio si è ridotto). Questo spinge verso l’alto il valore delle importazioni.
Lo stesso discorso può essere fatto su chi importa dall’estero i nostri prodotti, le imprese straniere non aumenteranno subito le quantità importate dal nostro Paese, ma, per un certo periodo di tempo, importeranno lo stesso quantitativo di risorse ad un prezzo minore (per lo stesso meccanismo di prima). Il risultato ? Il valore dell’export si riduce. Quindi in questo caso la bilancia commerciale non solo non è migliorata, ma è addirittura peggiorata.

Questo succede soltanto nel breve periodo (parliamo di un periodo inferiore ad 1 anno di solito), perché poi gli ordinativi di import-export si adegueranno al tasso di cambio e, così facendo, la bilancia commerciale tornerà a crescere.

Graficamente, questo fenomeno (troppo poco conosciuto) si chiama curva J, vista la sua forma peculiare:

 

 

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