Cipro: “Addormentarsi da ricco, risvegliarsi povero” il racconto di chi ha perso i propri risparmi

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Un caso emblematico, la storia del signor John Demetriou fa il giro della rete

Traduciamo per chi ci segue una drammatica intervista ad un cittadino Cipriota, l’articolo originale (in Inglese) lo trovate qui.

“Molto male, molto, molto male” così si sfoga il 65enne John Demetriou, asciugandosi le lacrime dal volto grinzoso con le dita. “Ho perso tutti i miei soldi”.

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John ora abita nel pittoresco e pescoso paese di Liopetri, situato sulla costa meridionale di Cipro. Ma per 35 anni ha vissuto a Bondi Junction (un sobborgo di Sidney, NdT) e ha lavorato per giorni, notti e weekend vendendo gioielleria e bigiotteria a Sydney.

Aveva lasciato Cipro all’inizio degli anni Settanta nel periodo della guerra con la Turchia, portanto sua moglie e i suoi bambini in Australia. Lì, si è costruito una vita dal nulla e, piano piano, ha guadagnato un bel gruzzolo. Nel 2007 è andato in pensione con una ricchezza pari a circa un milione di Dollari, i risparmi di una vita.

John Demetriou, 65 anni

Progettava di spendere quel denaro per i propri nipoti – alcuni dei quali vivono a Cipro – mandandoli all’Università ed aiutandoli a sistemarsi. Ci sarebbero poi state spese mediche, avendo lui problemi cardiaci. L’idea era quella di usare quei soldi per godersi in comodità la vecchiaia e per tornare ogni tanto in Australia. Fantasticava anche sul pensiero di comprarsi una barca.
Voleva però rimandare ogni grande spesa per un po’ di anni, in modo da essere sicuro che questo fosse il modo in cui intendeva passare la sua vecchiaia. Non c’era fretta. Ma ora è tutto finito.

“Se avessi deciso di restare, avrei costruito una casa” dice John. “Purtroppo non ho fatto quella decisione in tempo”

“Venerdì sono andato a dormire che ero un uomo ricco, il giorno dopo mi sono svegliato povero”

I suoi soldi erano tutti depositati nella Laiki Bank, che è stata la vittima principale del piano di salvataggio di Cipro deciso dall’Unione Europea. La banca sarà chiusa. I conti inferiori ai 100.000 € saranno trasferiti alla Bank of Cyprus. Invece, tutto quello al di sopra di tale cifra sarà quasi sicuramente spazzato via insieme alla banca, e gli ultimi beni rimasti saranno presi dai creditori di Laiki.

La scorsa settimana era giunta a John una voce riguardante i guai della banca, era andato così ad Aiya Napa [città Cipriota, NdT] per chiedere al direttore della sua banca – un suo amico – se, secondo lui, sarebbe stato opportuno spostare i suoi risparmi da qualche altra parte.

“Non c’è problema, non c’è niente di cui preoccuparsi” gli è stato detto.

Non è stato così. “Vado a letto e non riesco a dormire. Cammino, prendo un caffé, penso in continuazione alla mia famiglia”

John continua a piangere. Mentre tossisce, suo figlio George, trasferitosi in Cipro nel 1990, ci spiega: “Tutta la famiglia lavorava al mercato. Lavoravo al mercato al weekend per aiutare i miei genitori mentre i miei amici erano in giro a divertirsi. Lavoravamo onestamente facendo un mestiere onesto. Ora tutto quel duro lavoro servirà a pagare i debiti di altre persone e del governo. Questo è, onestamente, disgustoso”

George dice che può ricominciare – se la situazione dovesse peggiorare lui e la sua famiglia potrebbero tornare in Australia.

“Ma non mio padre. Lui non può tornare in Australia. Non gli è consentito volare a causa dei suoi problemi cardiaci, e anche se fosse dove vivrebbe ? Non ha una casa. Gli rimarranno 100.000 € per vivere. Presto non avrà un centesimo intestato a suo nome”

John ha una flebile speranza. I suoi soldi erano depositati in banca in Dollari Australiani, non in Euro. Per questo motivo si chiede se possa essere esentato dal collasso bancario. Ma le porte della banca sono chiuse, quindi non sa nemmeno a chi dovrebbe chiedere una cosa del genere.

“Per ora sono ‘seduto sul carbone’, come si usa dire, aspettando di vedere se prende fuoco”

“Non sono soldi Russi, non sono soldi in nero. Sono i miei soldi”

Ci sono quasi 5000 Ciprioti-Australiani sull’isola. La maggior parte è composta – o era composta – da veterani autosufficienti del boom ingegneristico del 1950 o della guerra del 1974, e sono tornati a Cipro per andare in pensione o stare con la propria famiglia (John deve anche badare a sua madre, oggi 90enne).

 

 

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