Come il taglio dei tassi di interesse modifica l’economia

BCE, ECB

Oggi la BCE ha tagliato i tassi di interesse dallo 0,75% allo 0,50%, ma cosa significa questo per l’economia ?

Premessa

Questo articolo è inteso come “chiarificatore”, e sarà quindi un’estrema semplificazione di un tipo di manovra monetaria molto comune per le banche centrali. Per un approfondimento più specifico vi rimandiamo al nostro corso “Capire l’Economia”, a cui aggiungeremo più avanti una lezione ad hoc sull’argomento.

BCE, ECB
Detto ciò, cominciamo con il mettere in chiaro una cosa: i tassi fondamentali di interesse su cui interviene la BCE sono 3, e li trovate nella homepage del sito della Banca Centrale Europea.
Il tasso su cui la BCE è intervenuta oggi è quello sulle “Main refinancing operations”.

Immaginate una banca qualunque europea che ha bisogno di liquidità, non potendo stampare denaro dovrà andare a chiedere questi soldi alla BCE, la quale li concederà alla banca in prestito. Ciò significa che, come ogni cittadino mortale, la banca dovrà pagare un tasso di interesse su quel denaro preso a prestito, per poi restituirlo alla BCE. Ecco, è proprio questo il tasso che la BCE ha deciso di tagliare, ma per quale motivo ?

Pensateci, se una banca un giorno decide di proporre mutui ai suoi clienti ad un tasso di interesse minore, molto probabilmente aumenteranno le richieste di prestiti verso quella banca. Ebbene, questo è esattamente, in parole povere, quello che intende fare la BCE.
Tagliando i tassi, la BCE non sta facendo altro che incentivare le banche a prendere soldi a prestito sperando che poi queste li immettano nell’economia (magari concedendo prestiti alle imprese).

Non è affatto detto che questo meccanismo funzioni, tanto è vero che, negli ultimi anni, le banche hanno preferito comprare titoli di Stato piuttosto che dare questi soldi presi dalla BCE in prestito. Addirittura, molte banche hanno restituito miliardi di euro alla BCE pochi mesi fa, preferendo la semplice restituzione al rischio di concedere dei soldi in mutui che potrebbero non essere mai rimborsati per via della grave crisi economica europea.

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