Dove va Apple ?

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Come noto, il colosso della Silicon Valley ha subito un forte ridimensionamento sul mercato da quanto Tim Cook è stato nominato CEO di Apple.
Ora, le cause di questo crollo sono molteplici, di seguito alcune:

- La perdita di un leader molto carismatico come Steve Jobs
Tralasciando i gossip riguardanti la presunta “condotta da tiranno” di Steve Jobs, è palese che l’azienda da lui fondato abbia subito un grave colpo dalla sua scomparsa.
A riguardo cito un pezzo dell’Huffington Post:

“Jobs, che era noto per la sua difficile e cocciuta personalità, rischiò di far saltare l’incontro con il Presidente Obama nell’Autunno 2010 poiché insisteva che dovesse essere il presidente in persona a richiedere un incontro con lui. Nonostante sua moglie gli avesse detto che Obama “era molto intimidito dall’idea di incontrarlo”, Jobs insisté sull’invito personale, e la situazione non si mosse per 5 giorni. Dopodiché si decise a lasciar perdere e i due si incontrarono al Westin San Francisco Airport; Jobs fu particolarmente brusco quel giorno. Sembrava essersi trasformato dal liberale che era in un vero e proprio conservatore.

 “Non credo che verrà rieletto” disse a Obama appena lo vide, insistendo che la sua amministrazione dovesse essere più “business friendly”. Come esempio Jobs descrisse l’incredibile facilità con cui le compagnie possono costruire fabbriche in Cina, situazione ben diversa da quella degli Stati Uniti, dove “regolamenti e costi superflui” rendono la cosa più ardua.

Jobs critic anche il sistema educativo Americano, giudicandolo “paralizzato dagli accordi sindacali”. “Fino a che i sindacati della scuola non saranno sciolti, non ci sarà praticamente nessuna speranza per una riforma del sistema educativo” disse. Jobs propose di consentire ai presidi di assumere e licenziare gli insegnanti in base a criteri di merito, di far durare la scuola fino alle 18 e di tenerla aperta 11 mesi all’anno”.

Tim Cook avrebbe mai il coraggio e il carisma adatto per affrontare così il primo cittadino d’America ? Fino ad ora i fatti sembrano dirci di no, l’unico vero avvicinamento che Cook sembra aver fatto alla Casa Bianca è stato un colloquio informale con la first lady Michelle Obama, nulla di più.
Ma questo è solo un danno di facciata, nel recente flop di Apple sembrano esserci altri problemi.

 

- L’utilizzo di materiali più scadenti rispetto al passato
Errore madornale, è pericoloso puntare tutto sulla forza del brand “Apple” (ancora molto forte sul mercato) mettendo la qualità del prodotto in secondo piano.
Facciamo un facile ragionamento sul prodotto più rappresentativo del gruppo di Cupertino: l’iPhone. L’ultimo modello, iPhone 5, ha un prezzo leggermente più alto della media (già molto alta in rapporto ai prezzi dei competitor diretti), ma a questo prezzo corrispondono qualità superiori ?
Su Youtube si trovano tantissimi video che denunciano la qualità scadente dell’hardware Apple di più recente fabbricazione

Certo, chi mai tartasserebbe il proprio iPhone 5 con un mazzo di chiavi ? “Probabilmente nessuno” devono aver pensato ai piani alti dell’azienda. Il problema è che parliamo di un telefono cellulare, non di un soprammobile, dovrebbe essere un oggetto “handy”, studiato per essere portato in giro, non per essere dimenticato a casa con un dito di polvere sopra.
Parliamo ora della batteria, altra caratteristica fondamentale per garantire la comodità del cellulare; la batteria dell’iPhone 5 ha purtroppo una vita media abbastanza breve, problema abbastanza comune a tutti i prodotti Apple.
Lo psicodramma nato dalle mappe di iOS è stato risolto abbastanza prontamente con un accordo in extremis con Google, ma l’immagine di Apple non ne ha sicuramente giovato.
Rimane poi il solito problema della fotocamera di qualità inferiore al mercato (per la gioia di Samsung, Nokia e compagnia bella).
Ora, come si giustifica il prezzo dell’iPhone 5 viste le sue reali qualità ? A naso mi troverei in difficoltà a rispondere a questa domanda, ma il mercato sembra aver dato un giudizio abbastanza chiaro.
Mentre prodotti come l’iPad e iPod vendono molto bene, le previsioni di vendita di iPhone 5 sono state, sorprendentemente (?), disattese.
Apple ha pubblicato a Gennaio 2013 i conti trimestrali, in cui risultava un incasso di 47,8 milioni di dollari in seguito alla vendita di iPhone 5, peccato che l’azienda si attendeva un numero leggermente più alto (50 milioni di dollari) (fonte: http://www.businessinsider.com/apple-q1-earnings-2013-1#ixzz2IqFDbVD4).
Quel giorno Wall Street non fece i salti di gioia:

(poniamo l’attenzione sul -9,85% registrato dopo la chiusura delle 22, ora italiana)

- La mancanza di idee nuove
Un tempo Apple creava cose che nessuno di noi sapeva di volere. Sono poche le aziende capaci di fare questo, la loro innovazione è tanto forte e clamorosa da creare domanda dal nulla (si pensi solo all’iPad).
Cosa ha fatto Apple dalla morte di Steve Jobs ad oggi ? Ha provato a migliorare l’iPad, ha lanciato un nuovo modello di iPod e ha “migliorato” (ehm ehm) l’iPhone.
Le vere innovazioni ad oggi sembrano essere state due: l’iPad mini (che pare Steve Jobs avesse rifiutato come “idea poco innovativa”) e l’annunciato iWatch, prodotto ancora oscuro probabilmente in vendita dal prossimo Autunno.
Può questo iWatch riuscire nella non facile impresa di rilanciare l’azienda ? Difficile dirlo, indiscrezioni dicono che questo orologio sia stato pensato come accessorio all’iPhone 5, prodotto che, come visto, sembra arrancare rispetto agli standard Apple.
Ad Aprile uscirà un nuovo iPad, e, ad Agosto, l’atteso iPhone 5S che dovrebbe fare da apri pista per l’iWatch.
Teniamo d’occhio l’andamento di Apple nei prossimi mesi:

Ricordiamo il grosso peso che l’iPhone ha sempre avuto sul fatturato di Apple:

Sokratis rimane alla finestra, ci riaggiorneremo in futuro.

 

 

 

 

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