L’analista Peter Schiff è convintissimo che il QE verrà potenziato nei prossimi mesi, nonostante Ben Bernanke abbia annunciato l’esatto opposto Mercoledì scorso
Peter Schiff, analista globale dell’Euro Pacific Capital, si dice basito dalla reazione dei mercati finanziari all’annuncio di Bernanke:
La sola ammissione che, con un’economia in netta ripresa, si potesse pensare di ridurre il QE, è stata sufficiente per convincere il mercato che il dopo-QE era ormai arrivato. Questa conclusione è sbagliata.
Sebbene in molti non se ne siano accorti, i mercati finanziari sono bloccati in un’ era da “Aspettando Godot” nella quale le decisioni politiche che attendono non arriveranno mai. È allucinante, in molti non riescono nemmeno a spiegare perchè la fine del QE dovrebbe avere ricadute sulla crescita.
Insomma, per Schiff i mercati sono troppo poco sobri per capire cosa stia realmente succedendo. Quello che è cambiato dopo le parole di Bernanke sono le aspettative sull’economia Americana. Quanti analisti stanno cambiando idea in queste ore sugli Stati Uniti ? In quanti che gridavano alla ripresa fino a Mercoledì scorso ora temono un’inversione di marcia ?
Prendete i rendimenti sui bond USA, la sola aspettativa di una diminuzione degli acquisti futuri ha portato ad un’ondata di vendite nel presente. È quella che viene definita in Inglese Self-fulfilling profecy, una profezia che si auto-realizza.
Eppure per mesi si è parlato di una “exit strategy” per quanto riguardava il Quantitative Easing Americano, come mai ora sono tutti così stupiti ?
Moltiplicate per 100 quello che abbiamo visto in questi giorni sui mercati finanziari, un crollo continuo delle Borse avrebbe effetti anche sull’economia reale, riportando gli USA in una situazione simile a quella del 2008.
Ed è qui che Schiff profetizza qualcosa di strano:
Il risultato finale di tutto quello che abbiamo visto in questi giorni, è che la Fed continuerà la pantomima della exit strategy per un po’, ma poi, vedrete, il prossimo grande annuncio della Fed sarà l’incremento del QE, non la sua diminuzione.
Dopo tutto, Bernanke ha detto che, se l’economia non dovesse reagire come previsto, la Fed sarà pronta ad agire in maniera più aggressiva.
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