Tutto procede come da copione, il mese di Febbraio è per ora un mese di riposo per i mercati finanziari e quello che sta succedendo in queste ore in Giappone ne è una dimostrazione, ma siamo sicuri che questo possa durare ?
Fino a pochi giorni fa, l’indice Nikkei aveva bruciato nel solo 2014 circa il 14% del suo valore. Tutto questo è stato causato, come vi abbiamo spiegato in questo post, dalle prime dichiarazioni di “cautela” sulla continuazione del QE della Bank of Japan.
Per quanto, in realtà, tutti noi sappiamo che presto il tapering arriverà anche a Tokyo (l’inflazione annua a 2% non è poi così lontana adesso), qualche trader continua a sperare che questo non avvenga o che, comunque, il tapering sia ancora molto lontano nel tempo.
Non si spiega altrimenti, infatti, quel +3,13% di ieri fatto registrare dall’indice Nikkei in Giappone. Con i piccoli guadagni dei giorni scorsi la perdita nel 2014 è passata da -14% a -8%, ma non siamo affatto sicuri del fatto che l’indice azionario tornerà in positivo nelle prossime settimane (anzi, manteniamo grossi dubbi a riguardo):
Come si spiega questo rialzo ? Semplice, la BOJ ha comunicato al Mondo che non solo vedremo un tapering in questo mese, ma che addirittura il QE sarà modificato in modo da fornire più liquidità alle banche.
E allora potete facilmente indovinare chi sono quei trader che stanno comprando azioni in Giappone: i famosi “trader commerciali”, ovvero le banche (non solo giapponesi).
Ci preme ricordare a tutti, però, che la correzione non è finita, ma è solo in pausa. Siamo piuttosto divertiti nel leggere i commenti di alcuni analisti che (in errore o in mala fede) dichiarano senza problemi: “Il peggio è passato”.
Ancora una volta dobbiamo riportare il grafico sul New York Stock Exchange:
Non fatevi sorprendere quando, nelle prossime settimane, la correzione tornerà con tutta la sua forza.
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