Giappone: ecco perchè l’Abenomics sta funzionando

abe giappone

Oltre al desiderato crollo dell’export della Corea del Sud, il Giappone sta lentamente vincendo la sua battaglia anche sui mercati finanziari: i Giapponesi vendono titoli di Stato stranieri senza sosta

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Per il quarto mese consecutivo (da quando, in pratica, l’Abenomics è diventata una cosa seria con il programma di maxi-espansione monetaria della Bank of Japan) il Giappone risulta essere un venditore netto di titoli di Stato stranieri.

Con questo vogliamo dire che gli investitori istituzionali Giapponesi vendono molti più titoli di debito stranieri di quanti ne comprano da ben 4 mesi. Nonostante tutto quello che sarebbe lecito aspettarsi, in Giappone vendono, vendono e vendono.

Sì perchè, come noto, una politica monetaria espansiva abbatte i tassi di interesse e il tasso di cambio, questo è quello che leggiamo nei libri di macroeconomia. Invece qui stiamo assistendo a qualcosa di nuovo:

1) La forte svalutazione dello Yen ha spinto i rendimenti dei bond Giapponesi verso l’alto

2) I titoli Giapponesi sono risultati essere improvvisamente più appetibili per i mercati

Vedrete che, in questo modo, i rendimenti dei titoli Giapponesi torneranno presto a scendere. Anzi, possiamo dire che una quotazione così bassa dei titoli di Stato del Giappone (l’unico Paese, insieme agli USA che non può, di fatto, fallire) rappresenta una vera e propria occasione sul mercato per chi non ama il rischio.

Insomma, l’Abenomics costringerà molti autori a riscrivere i libri di macroeconomia negli anni futuri, intanto godiamoci lo spettacolare fallimento dei “teorici del disastro” che avevano previsto una catastrofe per il Giappone.

 

 

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