Il Financial Times non ha capito nulla dell’Italia

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Viene sempre citato come “quotidiano di riferimento”, peccato che, in realtà, il Financial Times dimostri di aver sempre avuto le idee molto confuse sulla crisi Europea, specialmente sul nostro Paese

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L’ultima sparata del Financial Times è arrivata ieri con un bel titolone sulla crisi politica in Italia: “La sconfitta di Berlusconi è la vittoria dell’Italia”, peccato che, concedetecelo, l’Italia non abbia vinto proprio un bel niente.

“Hanno vinto i moderati” spiega il FT (ma chi ha scritto l’articolo, Alfano ?), l’impressione è, invece, che abbiano vinto sempre i soliti, quelli che nel 2013 sono ancora chiamati Democristiani.
Sono i politici che non alzano la voce, quelli che non si riconoscono per strada, quelli che appena eletti vanno a parlare con il Papa e poi tutti pronti per andare a Berlino a prendere ordini dalla Merkel.

Intendiamoci, il ritorno di Berlusconi come Presidente del Consiglio sarebbe una sconfitta per l’Italia. Abbiamo quindi evitato l’ennesima sconfitta, ma in che modo avremmo conseguito una vittoria ?

Al Financial Times sono certi, “Mario Monti is the way”, i politici come il Professore piacciono parecchio al quotidiano economico, se poi qualche giornalista “outsider” si lancia nel criticare Monti, subito il FT deve intervenire spiegando che “ogni giornalista parla per se stesso”, spiegazione fondamentale per noi poveri cristi che viviamo in un Paese in cui i giornalisti parlano sempre per il loro padrone.

L’impressione è che in Parlamento abbia vinto l’immobilismo. Non voglio perdere tempo parlando di fantomatici gruppi misteriosi tipo il Bilderberg (non siamo certo un blog nazional-popolare in cui parliamo di scie chimiche e altri argomenti di distrazione di massa), l’impressione è semplicemente che, da noi come negli USA, ci siano delle lobby. In Parlamento se ne trovano a non finire, dal gioco d’azzardo agli avvocati, dai giornalisti ai notai. La sconfitta di Berlusconi è paragonabile a un clochard assediato dalle mosche che riesce ad ucciderne una dopo giorni di vani tentativi: l’Italia non ha vinto niente con il dietrofront di Berlusconi, niente.

 

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