In 40 punti si riassume quello che Syriza intende fare della Grecia: tra nazionalizzazioni, assunzioni pubbliche e incremento della tassazione sui redditi più elevati
(ripubblicazione articolo del 2 febbraio 2015)
La ricetta economica che propone Syriza rischia di essere un disastro economico più grande di quello portato dalla Troika (e non sarebbe un risultato facile da raggiungere), di seguito vi elenchiamo i punti programmatici con i quali Syriza ha vinto le ultime elezioni politiche in Grecia:
- Revisione del debito pubblico, rinegoziazione degli interessi dovuti e sospensione dei pagamenti ai creditori fino al momento in cui il paese non si troverà in una vera fase di ripresa economica con crescita dell’occupazione
- Richiesta alla UE di modifica del ruolo della Banca Centrale Europea in modo da far sì che questa finanzi direttamente gli Stati ed i programmi di investimento pubblico
- Aliquota fiscale del 75% su tutti i redditi superiori a 500.000 €
- Riforma elettorale: passaggio ad un sistema proporzionale
- Incremento della pressione fiscale sulle grandi aziende, in modo da allineare le aliquote con quelle europee
- Adozione di una tassa sulle transazioni finanziarie ed introduzione di una tassa sui beni di lusso
- Divieto di speculazione tramite derivati finanziari
- Abolizione dei privilegi fiscali per la Chiesa e per il settore di cantieristica navale
- Combattere il segreto bancario e la fuga di capitali all’estero
- Tagliare pesantemente le spese militari
- Riportare il salario minimo a 750 € mensili
- Impiego di edifici pubblici, banche e chiese per l’accoglienza dei senzatetto
- Apertura di mense nelle scuole pubbliche in modo da garantire pranzo e colazione gratuiti ai bambini
- Assistenza sanitaria gratuita per i disoccupati, i senzatetto e per chi percepisce salari minimi
- Sussidio pari al 30% (al massimo) per le famiglie che non possono ripagare i propri mutui
- Incremento dei sussidi di disoccupazione. Maggiore protezione sociale per le famiglie composte da un solo genitori, per gli anziani, i disabili e per le famiglie senza reddito
- Taglio della tassazione sui beni di prima necessità
- Nazionalizzazione delle banche
- Nazionalizzazione delle società precedentemente in mano allo Stato in settori strategici per la crescita dell’economia (ferrovie, trasporto aereo, posta, acqua)
- Preferenza per l’energia rinnovabile e difesa dell’ambiente
- Parità salariale fra uomini e donne
- Limitazione dei contratti a tempo determinato e incremento di quelli a tempo indeterminato
- Maggiore protezione per i lavoratori part-time
- Reintegro dei contratti di lavoro collettivi
- Incremento delle ispezioni di lavoro e maggiori regole per le società che parteciperanno ad appalti pubblici
- Riforme costituzionali che garantiscano la separazione dei poteri dello Stato e della Chiesa, protezione del diritto all’educazione, di quello all’assistenza sanitaria e dell’ambiente
- Referendum su trattati europei ed altri accordi con l’Europa
- Abolizione dei privilegi per i parlamentari. Rimozione della protezione giuridica per i Ministri e introduzione del permesso concesso ai tribunali di procedere legalmente contro i membri del Governo
- Demilitarizzazione della Guardia Costiera e delle truppe speciali anti-insurrezione. Proibizione di celare il volto per le forze di polizia o di impiegare armi durante le manifestazioni. Modifica del corso di formazione della polizia in modo da sottolineare l’importanza di temi sociali quali l’immigrazione, la droga ed altri fattori
- Garantire i diritti umani in tutti i centri di accoglienza per immigrati
- Facilitare la riunione di famiglie immigrate
- Depenalizzazione del consumo di droga in favore della battaglia contro il traffico illegale di stupefacenti. Incremento dei fondi per i relativi centri di riabilitazione.
- Legiferare sul diritto di obiezione di coscienza
- Incrementare i fondi per la sanità pubblica in modo da riallinearli con la media europea (6% del PIL contro l’attuale 3% del PIL in Grecia)
- Eliminazione del ticket sanitario negli ospedali pubblici
- Nazionalizzazione degli ospedali privati. Eliminazione di ogni partecipazione privata nel sistema sanitario nazionale
- Ritiro delle truppe greche dall’Afghanistan e dai Balcani. Nessun soldato greco verrà inviato in territorio straniero
- Abolizione della cooperazione militare con lo Stato di Israele. Supporto politico per la creazione di uno Stato Palestinese all’interno dei confini stabiliti nel 1967
- Negoziazione di un accordo politico-economico stabile con la Turchia
- Chiusura di tutte le basi militari straniere in Grecia e uscita dalla NATO
Ora vi chiediamo di mettervi nei panni del cittadino greco “medio”, quello che, se non ha perso tutto quello che aveva, teme di perderlo a breve.
Siete davvero sorpresi che Syriza abbia vinto ? Un governo estremista la cui creazione è dipesa dall’idiozia politica, economica e sociale di Bruxelles.
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