In Grecia Sta Per Succedere Ciò Che È Successo A Cipro

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Qualcuno potrebbe aver dimenticato come Bruxelles decise di “risolvere” la crisi bancaria di Cipro, ora Atene potrebbe rivivere un incubo simile

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(ripubblicazione articolo del 18 giugno 2015)

La Grecia si prepara alla crisi bancaria. Si parte dal crollo dei depositi:

(Zero Hedge)

Il secondo passaggio è quello del default (totale o parziale) del paese. Ad un certo punto le banche greche si troveranno a possedere titoli di Stato aventi un valore nullo o decisamente inferiore rispetto a quello di iscrizione nel proprio bilancio, avremo dunque una drammatica riduzione dei crediti e dell’attivo bancario, e tutte le banche avranno bisogno di fondi per sopravvivere nel medio periodo.

Vi ricorda qualcosa ? Andiamo indietro nel tempo e osserviamo ciò che accadde a Cipro non molto tempo fa:

·      25 giugno 2012: Cipro richiede formalmente il salvataggio delle proprie banche da parte dell’UE

·      24 novembre 2012: Cipro annuncia di aver raggiunto un accordo sui termini del piano di salvataggio con Bruxelles, dichiarando che alcuni ufficiali della Troika esamineranno i bilanci delle banche cipriote (capitale necessario stimato per il salvataggio pari a 17,5 miliardi di euro)

·      25 febbraio 2013: Le elezioni nazionali portano al governo Nicos Anastasiades, un politico che piace a Bruxelles e che, soprattutto, riesce a sconfiggere il partito comunista cipriota, dichiaratamente anti-austerity

·      16 marzo 2013: Arriva la bomba, Cipro annuncia i termini del salvataggio. Sarà confiscato il 6,75% di tutti i conti correnti inferiori a 100.000 € ed il 9,9% dei conti superiori a tale soglia. Viene inoltre annunciato un periodo di “vacanza” di alcuni giorni in cui tutte le banche rimarranno chiuse

·      17 marzo 2013: Il voto in Parlamento per l’approvazione il piano di salvataggio viene rimandato

·      18 marzo 2013: Ovviamente, anche il periodo di “vacanza” delle banche viene allungato fino al 21 marzo 2013

·      19 marzo 2013: Il Parlamento cipriota boccia il piano di salvataggio

·      20 marzo 2013: “Facciamo un ponte più lungo” dice qualcuno a Nicosia. Vacanze bancarie allungate fino al 26 marzo 2013

·      24 marzo 2013: Appare una scritta strana ai bancomat di Cipro: “Impossibile ritirare somme superiori ai 100,00 €” 

·      31 marzo 2013: Il Parlamento si rinusce eccezionalmente ed approva un nuovo piano di salvataggio. Le due banche più in difficoltà (Laiki e Bank of Cyprus) registreranno prelievi forzosi pari rispettivamente al 40% ed al 60% dei conti superiori a 100.000 €

Ricorderete, forse, che tanti cittadini russi aventi un conto a Cipro ritirarono i propri depositi ben prima che il piano di “salvataggio” (ci consentirete l’uso delle virgolette) venisse approvato.
Con i depositi bancari in caduta libera in Grecia, sappiamo già che cosa sta per succedere. Atene sta per conoscere una nuova fase della crisi economica, forse la guerra avrebbe fatto meno danni.

PS: Tsipras e Varoufakis hanno più volte negato la minima esistenza di una possibilità di uscita dall’euro, ci aspettiamo un annuncio “shock” a breve che smentisca il bluff a cui abbiamo assistito fino ad ora

 

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