Dopo la sonora batosta presa alle elezioni e il trasferimento imposto dal CSM ad Aosta, Ingroia ci riprova
Cambia il nome, ma la sostanza rimane sempre quella.
A sentire Ingroia, il nuovo movimento “Azione Civile” sarà un movimento civico puro, lontano dai partiti tradizionali.
In pratica ci ritroveremo con un “Rivoluzione Civile 2.0″ (perchè di questo si tratta, non facciamoci prendere in giro) travestito da Movimento 5 Stelle, aspettiamo con ansia il programma politico, che immagino non sarà basato solo su lotta all’evasione e redistribuzione della ricchezza (altrimenti il buon Ingroia non avrebbe imparato granché dall’esito del voto, non credete ?)
La cosa che più mi stupisce di quello che dice Ingroia è però il seguente pasaggio, leggetelo con attenzione:
“In questo momento – ha spiegato il magistrato – non sto svolgendo alcuna funzione giudiziaria o attività politica, fatto salvo questo intervento che sto facendo per comunicare il nuovo percorso del movimento. Se rientrerò in magistratura è ovvio che dovrò fare un passo indietro rispetto alla politica.Se invece il Csm dovesse continuare a ritenere che io debba essere destinato alla procura di Aosta e il Tar non dovesse darmi ragione, è chiaro che io dovrò trarne le conseguenze e avrò più tempo per dedicarmi alla politica“
Un applauso a Ingroia quindi, che ha beatamente ammesso che si dedicherà alla politica nel caso in cui il Tar (organo INDIPENDENTE di giustizia) non dovesse fare quello che piace a lui.
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