Italia: fiducie e paure dei titoli del bel paese

Da qualche tempo arrivano segnali incoraggianti rispetto alla capacità italiana di attrarre investimenti finanziari ed economici.

borsa

In campo finanziario possiamo notare che molti investitori hanno espresso la loro volontà nel “mettere dei soldi” nel sistema Italia .La crescita di Piazza Affari è un segnale positivo da non sottovalutare. Cerchiamo di capire queste tendenze.

Grafico perFTSE MIB (FTSEMIB.MI)

Andamento del FTSE MIB

Il grafico sopra proposto rappresenta l’andamento del FTSE MIB che racchiude le azioni delle 40 società italiane ed estere quotate e maggiormente capitalizzate sui mercati gestiti da Borsa Italiana e da solo rappresenta all’incirca l’80% della capitalizzazione del mercato azionario italiano. Notiamo sin da subito quello che in gergo viene definito un uptrend, cioè un movimento rialzista del titolo che parte da  agosto 2012 sino a oggi. Ma per capire lo stato di salute del nostro paese, gli investitori fanno riferimento al più classico dei “termometri finanziari” il Buono del Tesoro Pluriennale o meglio conosciuto come BtP.

Btp

Nel novembre 2011 i Btp erano sotto pressione. Avevano perso tantissimo, molti investitori stranieri avevano venduto i loro titoli di stato italiani e di conseguenza i prezzi erano scesi con una crescita dei rendimenti oltre il 5%-7%. Ora la situazione è migliorata perché i Btp hanno guadagnato il 23% in poco più di 2 anni ed i tassi conseguentemente sono scesi al 3.2%. Questo per quanto riguarda il titolo decennale (benchmark) che è il titolo più importante utilizzato anche per calcolare lo spread.

Andamento tasso di rendimento del btp

Piazza affari è cresciuta del 40%; prospettiva questa molto interessante per quanto riguarda il futuro ma sopratutto incoraggiante per gli investitori stranieri. Un sondaggio realizzato da Royal Bank of Scotland  registra che il 70% degli investitori istituzionali conta nei prossimi 3 mesi di investire in Italia.

Attrattiva per gli investitori istituzionali

Nel mese passato abbiamo assistito a due segnali incoraggianti. In primis Black Rock, fondo di investimento da 150000 miliardi $, è salito al 5% del capitale di Telecom Italia. Questa è un’indicazione molto interessante perchè da molti anni Telecom Italia non era nel mirino dei fondi comuni di investimento internazionale. Black Rock investe in tantissime altre società italiane che sono quotate a Piazza Affari e non solo. Questo segnala che la partecipazione nell’azionario tricolore sta crescendo per il fondo comune di investimento statunitense. Dall’altra parte c’è stato l’investimento della Banca Centrale Cinese in Eni ed Enel, colossi dell’energia e colonne portanti di Piazza Affari. Questo investimento ha dato linfa vitale e fiducia sopratutto per altri investitori internazionali. Ricordiamo però che stiamo parlando di investitori finanziari e non economici!

Fare impresa in Italia

Si sa, non è semplice fare impresa in Italia, così come attrarre investimenti dall’ estero. L’ AIBE (Associazione fra le Banche Estere in Italia) ha misurato la capacità attrattiva di molte nazioni: l’ Italia si ferma a 33.2 punti (in un indice che ha un massimo di 100 punti).

 BodyPart

BodyPart-2

Ma cosa frena gli investitori internazionali? Senza dubbio il fisco, la burocrazia ed una giustizia molto lenta, ma anche un contesto economico, politico e sociale non dei migliori. È fondamentale che la fiducia che si riscontra nei mercati internazionali trovi sostanza nel sistema Italia. Il bel paese deve collocare molti miliardi di titoli di stato che finanziano la macchina statale e una buona domanda tiene alto il prezzo e basso il costo del debito pubblico, ossia il tasso riconosciuto a chi sottoscrive un titolo di stato. Investire in Italia è un opportunità che da tutto il mondo viene considerata con molto attenzione proprio perché si intravede una linea di tendenza di riforme molto interessante e la finanza, da sempre, prende posizione prima dei fatti e prima dell’economia. Il mondo guarda all’Italia; ma come guardano gli italiani l’Italia? Discuteremo di questo nel prossimo articolo.

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