Krugman contro Bernanke: “Non si può smettere di stampare Dollari ora”

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L’economia Americana non è ancora fuori dal tunnel, se la FED decidesse di mollare adesso potrebbero esserci gravi conseguenze per tutti

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Di certo siamo stati stupiti dalla decisione della FED di ridurre gradualmente il QE, e a quanto pare anche il premio Nobel Krugman ha dei seri dubbi in merito. Quello che doveva dire Bernanke ieri era, a nostro parere (probabilmente anche Krugman sarebbe d’accordo), che, nonostante l’economia dimostri di aver superato la sua fase più nera, non c’erano ancora le condizioni per “mollare la presa”. E inizialmente sembrava essere proprio questo il messaggio della FED, che ha infatti deciso di lasciare i tassi fermi a 0,25%. Qualcosa però ha subito spaventato i mercati: le previsioni macroeconomiche per il futuro.

Quello che è più interessante è che le previsioni macroeconomiche della FED sono state davvero molto positive, forse troppo positive: i mercati hanno letto nella riduzione del tasso di disoccupazione un probabile termine del QE, e hanno letto bene purtroppo.

Mezz’ora dopo l’annuncio dei tassi di interesse, ci è stato tutto chiaro: il QE sarà gradualmente ridotto (il famoso “tapering”), per terminare probabilmente a metà 2014.

Noi riteniamo che sia troppo presto per prendere una decisione del genere che, come ben dice Krugman, potrebbe un giorno rivelarsi essere stato un “errore storico”. Sì, la disoccupazione sta scendendo, ma stiamo guardando il grafico giusto ? Vediamo il rapporto occupati/popolazione:

Solo a noi sembra un grafico spaventoso ? Bernanke potrebbe aver commesso un gravissimo errore ieri, ci auguriamo che non sia così grave come sembra.

 

 

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