La rivoluzione economica Giapponese: “Abenomics”

Shinzo Abe

Vi riportiamo un interessante articolo da Intermarket&More, facciamo un confronto tra la BCE e la Bank of Japan

Shinzo Abe

Il termine è ormai diventato di moda ed è sinonimo di politica monetaria sfrontata ma, nel breve, senza dubbio efficace.
Per il medio lungo periodo poi, avremo modo di capire le reali conseguenze.
Intanto però, grazie ad Abe ed al suo quantitative easing senza precedenti, la borsa Giapponese raggiunge picchi che non si vedevano dal 2008. E lo Yen, grazie ad una debolezza forzatamente voluta, lo si rivede sopra quota 100 contro USD.
In questo grafico è quantomai evidente e palese la correlazione diretta e fortissima tra valuta e borsa, entrambe sotto il comun denominatore, appunto dell’Abenomics, questa scommessa voluta da Shinzo Abe contro la ormai ventennale stagnazione.

Abenomics (a portmanteau of Abe and economics) refers to the economic policies advocated by Shinzō Abe, the current Prime Minister of Japan.
Abenomics is meant to resolve macroeconomic problems relating to Japan’s high savings rate. It consists of monetary policy, fiscal policy, and economic growth strategies to encourage private investment. The detailed policies includes inflation targeting at a 2% annual rate, correction of the excessive yen appreciation, setting negative interest rates, radical quantitative easing, expansion of public investment, buying operations of construction bonds by Bank of Japan (BOJ), and revision of the Bank of Japan Act.
Fiscal spending will increase by 2% of GDP, likely raising the deficit to 11.5% of GDP for 2013. In 2012, the National Diet passed the bill to increase the consumption tax rate to 8% in 2014 and 10% in 2015 to balance the national budget, and it is expected that the tax hike will discourage the consumption. In 1997 the consumption tax was increased from 3% to 5%, and then deflation started; the nominal GDP growth rate was below zero for most of the 5 year after the tax hike. (Source)

vs Yen

Criticabilissimo il modello, che fa ricorso a nuova moneta (1.400 miliardi di USD) con forte detassazione, al fine di far aumentare anche l’inflazione al 2%, creando nuovi posti di lavoro (+310.000 a marzo…) ed incentivando le esportazioni.

In Europa invece la BCE ha fatto cosa? L’ LTRO, denaro Non finito nell’economia ma in pancia alle banche che poi lo hanno utilizzato per speculare ed investire in BTP. Ah si… si sono tagliati i tassi… Mossa inutile. Come anche molto relativo a livello operativo quanto hanno fatto ESM e OMT. Sulla carta tante belle parole ma i fatti, in Europa, mancano.
E’ giunta l’ora di far capire ai signori della Germania che, senza fare l’Abenomics anche in Europa, un maggior interventismo della BCE è necessario per poter PROVARE a rimettersi in carreggiata. Altrimenti si affonda.

 

 

Articolo tratto da Intermarket&More

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