La Russia alza i tassi (ma il Rublo crolla lo stesso)

russia banca centrale

Mentre i timori per una guerra con l’Ucraina (quindi con gli USA) salgono, la banca centrale russa ha alzato i tassi per tagliare le gambe all’inflazione, ma il mercato ha reagito in modo “strano”

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Raramente si è vista, nella Storia dell’umanità, una guerra senza inflazione.
È da interpretare con questo spirito il rialzo dei tassi da parte della banca centrale russa dal 7% al 7,5%.
Il tasso di inflazione annuo a cui Mosca punta è un tondo 5% che, a dire il vero, i russi non vedono da tanto tempo:

Ecco come Goldman Sachs spiega questa mossa della banca centrale russa:

“Dal nostro punto di vista, ci sono due possibili spiegazioni per giustificare il rialzo dei tassi da parte di Mosca:
(i) preoccupazioni riguardo l’inflazione dei prossimi anni e riguardo alla credibilità per i mercati della banca centrale russa sul tema
(ii) il desiderio di ridurre la domanda per la fornitura di liquidità da parte della banca centrale russa in modo che il tasso REPO possa diventare, ancora una volta, una variabile “politica” vincolante e capace di muovere i mercati”

Ora, la reazione del mercato è stata curiosa: il Rublo non si è apprezzato, anzi, è crollato rispetto al Dollaro

Ma c’è una spiegazione, naturalmente.
Citiamo ancora una volta Goldman Sachs:

“La banca centrale russa ha poi annunciato l’introduzione di una nuova iniezione di liquidità triennale ad un tasso pari al 6,5% annuo contro la garanzia di prestiti garantiti dallo Stato per progetti di investimento, tuttavia non è stato detto nient’altro sulla natura di queste garanzie”

Ecco perchè il Rublo è sceso, sostanzialmente la banca centrale russa ha preso due decisioni che vanno in due direzioni diverse in un solo giorno.
Il mercato, come avete visto, ha già deciso quale delle due è la più importante.

 

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