“Mettiamoci una pietra sopra”: dopo una ventennale battaglia legale Mosca e L’Avana hanno risolto il proprio contenzioso, ora via libera al commercio tra i due Paesi
È vero, il debito pubblico Cubano è piuttosto piccolo, ma sapere che il primo dei propri creditori è disposto a rinunciare al 90% del suo credito è una notizia che porterà molta serenità a L’Avana.
I dati del 2010, infatti, ci dimostrano che la Russia (dai tempi dell’Unione Sovietica) è il primo creditore di Cuba:
Table I. Cuba’s Foreign Debt, 2010
Creditors (country)
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Estimated Debt (units in USD)
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Russia (i)
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28.149 billion
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Venezuela (ii)
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15.647 billion
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China (iii)
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9.100 billion
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Japan (iv)
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3.420 billion
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Spain (v)
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3.304 billion
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Argentina (vi)
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2.400 billion
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United States (vii)
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1.871 billion
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France (viii)
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1.306 billion
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Romania (ix)
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1.200 billion
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Brazil (x)
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1.200 billion
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Italy (xi)
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1.008 billion
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Iran (xii)
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702 million
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Mexico (xiii)
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400 million
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Czech Republic (xiv)
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352 million
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United Kingdom (xv)
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306 million
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Germany (xvi)
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275 million
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Vietnam (xvii)
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224 million
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Belgium (xviii)
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219 million
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Panama (xix)
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213 million
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Canada (xx)
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97 million
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Netherlands (xxi)
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76 million
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Denmark (xxii)
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15 million
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Sweden (xxiii)
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15 million
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Portugal (xxiv)
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5 million
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Other Private Financing (xxv)
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478 million
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Total
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71.982 billion
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Come riporta l’agenzia Reuters:
La Russia e Cuba hanno firmato un accordo per cancellare il 90% del debito da 32 miliardi di dollari che L’Avana ha nei confronti dell’ex Unione sovietica, in un’intesa che ha posto fine a una disputa ventennale e aperto la strada a investimenti e scambi commerciali.
E’ quanto hanno riferito diplomatici russi ed europei.
Ambo le parti hanno annunciato l’accordo all’inizio dell’anno per poi perfezionarlo a Mosca lo scorso ottobre. In base all’intesa, Cuba sarà tenuta a pagare 3,2 miliardi di dollari in dieci anni perché la Russia cancelli il restante debito.
L’accordo deve essere approvato dalla Duma, la Camera bassa del Parlamento russo.
Restano invece ancora in corso i negoziati per stabilire come Cuba pagherà la somma che deve a Mosca, dato che anche 320 milioni di dollari l’anno rappresentano una somma ingente per l’isola.
In sostanza, il Governo di Mosca sa che Cuba non potrà (e non vorrà) mai restituire quel denaro, per tale ragione si è semplicemente deciso di fare un “favore” a L’Avana.
Ovviamente i “favori” in politica non sono mai gratis, tutto è pronto per la nascita dell’asse commerciale tra Russia e Cuba. Non a caso la piccola isola ha commerciato tanto con l’allora Unione Sovietica dall’imposizione dell’embargo economico da parte degli Stati Uniti.
Vuoi vedere che la storica stretta di mano tra Obama e Raul Castro in Sudafrica nasconde qualcosa ? Nei prossimi mesi sapremo.
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