La vergognosa repressione delle proteste in Turchia

turchia proteste

Da qualche giorno in Turchia si respira una gran brutta aria, il popolo è in rivolta e i politici si nascondono, siamo di fronte ad una rivoluzione ?

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Qualcuno parla già di rivoluzione, altri cercano di essere più cauti, fatto sta che in Turchia sta succedendo qualcosa senza precedenti, e le repressioni governative ci portano indietro in anni oscuri.

Tutto è cominciato qualche giorno fa, quando un folto gruppo di persone si è radunato a Istambul per protestare contro l’eccessiva cementificazione della città. In particolare, i manifestanti hanno voluto occupare il “polmone verde” della città, il Gezi Park, prossimo a subire la costruzione di un centro commerciale e varie strutture (tra cui una Moschea) in seguito all’approvazione di un progetto urbanistico da parte del sindaco della città.

Ad un certo punto però, su ordine delle autorità cittadine, la polizia ha cominciato a sgomberare con la forza i manifestanti, facendo anche uso di idranti e lacrimogeni su una folla pacifica. Questo ha scatenato l’ira di tutti, e, nell’era di Internet, la voce dell’eccesso di violenza messo in atto dalla polizia ha fatto il giro della nazione. Questo ha comportato una grande onda di protesta in tutto il Paese, tanto che ormai la storia del Gezi Park è passata in secondo piano.

Quello che sta muovendo l’animo dei manifestanti non è un centro commerciale costruito in un parco, è chiaramente qualcosa di molto più grande. La rabbia repressa negli anni di mala-gestione da parte del Governo Erdogan è scoppiata improvvisamente, tanto che lo stesso Primo Ministro (del quale la folla chiede a gran voce le dimissioni immediate) ha voluto aprire un’inchiesta Ministeriale sulla condotta della polizia negli ultimi giorni. Intanto però l’ira del popolo non si placa, e il Governo cerca di calmare gli animi con comunicati del tipo:

L’intervento della polizia è stato mirato contro chi si scagliava contro auto, lavoratori, forze di sicurezza, titolari di negozi e cittadini. In questi casi l’uso dei gas lacrimogeni non doveva essere fatto se non assolutamente necessario – si legge nel testo – Ci aspettiamo che i nostri cittadini agiscano in modo sensato contro quei gruppi che tentano di provocarli contro le forze di sicurezza conducendo manifestazioni illegali

La polizia, formata da uomini che rappresentano lo Stato, non ha quindi rispettato la legge. Come può uno Stato che non rispetta la legge chiedere ai suoi cittadini di “agire in modo sensato” ?

Ovviamente ci sono stati molti arresti (circa un migliaio ieri), e cominciano ad arrivare le prime notizie di manifestanti uccisi. Molti passanti sono stati intossicati dal gas lacrimogeno, e sono tanti i contusi in seguito alle cariche della polizia.

Per avere un’immagine più chiara di quello che sta succedendo in Turchia, vi consiglio la visione di questo video:

Abbiamo poi diverse immagini (che vi sconsiglio di guardare se siete troppo suscettibili), potete visualizzarle a questo link.

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