Leung Chun-ying, politico cinese attualmente al capo del governo di Hong Kong, ha spazzato via ogni possibilità di elezione libera nella regione con una frase che ricorda tanto l’atteggiamento della monarchia verso il “terzo stato” prima della Rivoluzione Francese
(ripubblicazione articolo del 24 ottobre 2014)
Chi conosce più o meno la Storia ricorderà una famosa frase pronunciata da un membro dell’aristocrazia francese qualche anno prima dello scoppio della sanguinosa Rivoluzione del 1789: “S’ils n’ont plus de pain, qu’ils mangent de la brioche !” (ovvero “se non hanno più pane, che mangino brioches !”).
Questa frase – erroneamente attribuita a Maria Antonietta negli anni della Rivoluzione Francese – è al giorno d’oggi ritenuta emblematica per comprendere come l’aristocrazia francese del tempo fosse totalmente distaccata dalla realtà e disinteressata del destino della stragrande maggioranza della popolazione che viveva fuori dal palazzo reale.
Questa frase – erroneamente attribuita a Maria Antonietta negli anni della Rivoluzione Francese – è al giorno d’oggi ritenuta emblematica per comprendere come l’aristocrazia francese del tempo fosse totalmente distaccata dalla realtà e disinteressata del destino della stragrande maggioranza della popolazione che viveva fuori dal palazzo reale.
Ora, vi parliamo di questo non perché ci è venuta voglia di fare un ripassino storico, ma perchè abbiamo appena letto una dichiarazione inquietante rilasciata dal presidente di Hong Kong, Leung Chun-ying, come risposta ai manifestanti che chiedono elezioni libere nella regione autonoma cinese.
La frase è questa:
“Se dobbiamo proprio parlare di numeri, le elezioni rischierebbero di aprirsi anche a quel 50% di Hong Kong che guadagna meno di 1.800 dollari al mese”
Insomma il presidente è preoccupato del fatto che i non-ricchi ed i poveri abbiano diritto di voto. Un po’ come quando, nei mesi precedenti alla Rivoluzione Francese, clero e aristocrazia temevano che un’apertura politica verso il “terzo stato” (cioè oltre il 90% della popolazione francese di allora) li avrebbe messi in difficoltà.
Ma la Storia ha il brutto vizio di ripetersi, il destino di Hong Kong è già scritto.
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