L’Euro Pronto A Superare Quota 1,15 Dollari ?

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A meno di mosse radicali da parte della Federal Reserve o della BCE, l’Euro sembra essere in grado di tornare a salire nella seconda parte dell’anno, e questa non è affatto una buona notizia

Come ben riporta il sito Intermarket&More, le posizioni speculative short sull’Euro sono veramente deboli in questo periodo:

posizioni-speculative-usd

(Intermarket&More)

Insomma il mercato si è stancato di giocare al ribasso con l’Euro, ed ha capito che:

1) La Fed non ha nessuna fretta di rialzare i tassi

2) Il QE europeo non ha, fino ad ora, dato una grande spinta alla domanda interna ed all’inflazione nell’Eurozona

Dunque il Dollaro non ha motivo di salire molto, così come l’Euro non ha motivo di restare a livelli bassi.

 

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7 Comments on "L’Euro Pronto A Superare Quota 1,15 Dollari ?"

  1. Dobbiamo aspettare gli eventi. Per debolezza Euro sotto 1 c’è solo Brexit, altro non vedo.

    Anche se penso che come accaduto per referendum scozzese e Catalogna le banche e gli imprenditori si stanno tenendo il famoso asso nella manica per far pendere all’ultimo minuto l’ago della bilancia a favore di permanenza in UE (mossa acchiappa indecisi).
    In pratica nelle ultime ore cominceranno i mitragliamenti da parte di banche che minacceranno si spostare sedi e grandi colossi societari che avviseranno su licenziamenti in massa in caso di uscita da UE.
    Perchè scelgono l’ultimo minuto? Perchè se sparano prima le cartucce ci sono i dibattiti che possono far scemare le paure. Ma sfoderate tutte insieme nelle ultime ore invece queste news faranno muovere gli indecisi con grande facilità per una sicura vittoria del SI a UE.

    Noi italiani ed europei ovviamente premiamo perchè gli inglesi “e i loro soldi” rimangano in UE.

    • Io non credo nemmeno per un secondo al Brexit, l’ultimo sondaggio di cui tutti parlano dà una leggera maggioranza a chi vuole uscire dall’Unione Europea, ma il dato che dobbiamo guardare è che circa il 13% degli intervistati si dice “indeciso”. Uscire dall’UE è una mossa radicale, e la probabilità che la maggioranza di quel 13% sia a favore della stabilità piuttosto che votare per un “salto nel vuoto” mi sembrano piuttosto elevate, esattamente come accadde in Scozia. Poi sì, anche io aspetto minacce-bomba da parte delle banche ai propri correntisti, dovrebbe essere questione di giorni ormai.

      • Prima minaccia seria: http://www.bbc.com/news/business-36443104

        Ne aspetto altre

        • E’ ufficiale, è partita la raffica di avvertimenti degli ultimi giorni per incutere paura agli Inglesi (vedi dejawu referendum Scozia e Catalogna)

          oggi stanno prendendo di mira le pensioni (i portafogli) e la sanità avvisando tramite ogni media i cittadini britannici che lo Stato potrebbe non poter pagare piu’ le pensioni e avere un buco da 40miliardi di sterline.

          speriamo che gli inglesi “la bevano”, almeno la parte degli indecisi facendo pendere la bilancia nuovamente a favore del pro-ue.

          Il problema se escono è tutto nostro.

          Se escono i tedeschi gliela faranno pagare perchè altri non siano tentati di seguire il suo esempio (cio’ non vuol dire allargare le maglie a beneficio dei Periferici sia inteso, non illudiamoci). Quindi nel breve la loro economia andrà male, ma la nostra pure.
          Nel lungo invece la loro economia si risolleverà e prenderà il volo, “la nostra no”.

          Ergo, ecco il motivo del perchè sia latente il rischio ritrovato che molti Paesi possano decidere di seguire la strada ignota percorsa dalla GB.

          • Jake Barnes | 12 giugno 2016 at 21:27 |

            Sul breve periodo sono d’accordo ma sul lungo non saprei, si può dibattere. Londra ha il vizio di tentare (e spesso ci riesce) di mettere il becco nelle faccende interne all’Eurozona. Uscendo dall’UE il Regno Unito si toglierebbe una bella arma politica di controllo su Bruxelles, ed è questa credo l’unica ragione per cui chi governa è contro il Brexit (almeno a parole)

  2. E vero anche pero’ che se vince il “remain” prima di un nuovo referendum ce ne vuole e quindi l’arma politica diventerebbe spuntata dato che esaurendosi la “minaccia” la Germania riprenderebbe a fare da padrona forte del risultato che vede gli inglesi nell’UE.

    • Ed è anche vero però che, nonostante Londra ami immischiarsi nelle faccende dell’Eurozona, il Regno Unito ad oggi non fa parte dell’area Euro. Quindi da un certo punto di vista, la Germania farà da padrona in ogni caso, magari lo farà in modo diverso. Comunque non capisco bene se davvero i mercati temano l’uscita della Gran Bretagna dall’UE o se sia la solita scusa di speculazione. Probabilmente i grandi investitori credono che la Brexit sia improbabile, mentre gli investitori più piccoli sono più propensi a cedere alla paura

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