L’ultima chance di Obama: “Isolate la Russia”

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Gli USA non hanno ancora cominciato a parlare di un possibile intervento armato a Kiev, ma a quanto pare Obama ha deciso di giocarsi l’ultima carta prima dei proiettili: l’isolamento economico e politico della Russia

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Come ormai ogni giorno, il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama è intervenuto sulle tensioni tra Russia e Ucraina.
Qualche giorno fa, lo ricorderete, Obama ha detto esplicitamente: “La guerra in Ucraina porterebbe gravi costi per la Russia”, una banalità se fosse stato un professore di Storia a dirlo, una mezza minaccia se a parlare è il Presidente della prima potenza militare mondiale.

Prima di arrivare alle armi, però, c’è da credere che gli USA e l’Occidente tenteranno altre strade per risolvere la crisi politica.
Lo stesso Obama ha appena detto: “Stiamo pensando ad una serie di provvedimenti economici per isolare la Russia”, sarà però vitale calibrare alla perfezione queste sanzioni perchè, lo ricordiamo, per quanto Putin e i suoi possano essere motivati a portare avanti l’operazione militare in Ucraina, senza risorse (quindi soldi) la Russia non va da nessuna parte.

Il problema qui è però più complesso: Francia, Germania e Italia non possono rinunciare al gas russo. Isolare economicamente la Russia significa colpire anche questi tre Paesi:


“La Russia è dalla parte sbagliata della Storia”, questa è l’opinione di Obama sull’intervento dell’esercito russo in Crimea. Ben sapendo che la Storia viene scritta dai vincitori, e sapendo anche che la Russia non è proprio “sola soletta” in questa operazione militare (un piccolo Paese dell’Asia orientale che forse qualcuno di voi conoscerà, la Cina, appoggia l’interventismo di Mosca), ci rendiamo conto che più passa il tempo e più la tensione sta salendo. Certo, non si può essere sempre catastrofisti, ma c’è da sperare che, anche nel peggiore dei casi (quello in cui si arrivasse ad una guerra vera e propria tra Mosca e Kiev), le altre grandi potenze militari mondiali se ne stiano fuori.

Infine, Obama ha detto una cosa molto importante: “Il Congresso deve approvare subito un programma di aiuti umanitari per gli Ucraini”, questa è stata, in ogni guerra combattuta dagli USA, il primo passo verso l’intervento armato.
Certo, l’intervento degli USA non è scontato, ma diciamo che ci sono davvero poche ragioni per restare tranquilli al momento.

 

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