Ma Gli Indici Di Fiducia Dei Consumatori Hanno Un Senso Economico o No ?

Consumer Spending

Continua la nostra diffidenza verso la reale utilità di tutti quegli “indici di fiducia” che i governi e i mercati (soprattutto i primi) tendono a guardare con molto rispetto, negli Stati Uniti c’è qualcosa che non va nell’indice di fiducia dei consumatori

http://i.huffpost.com/gen/1166405/thumbs/o-US-CONSUMER-SPENDING-facebook.jpg

(ripubblicazione articolo del 10 luglio 2014)

Beh di stranezze in economia se ne vedono parecchie (specialmente in questi ultimi anni di “anormalità” economica assoluta), ma questa storia forse è una delle cose più strane che abbiamo sentito dallo scoppio della crisi nel 2008.

Prima di mostrarvi i dati, facciamo un ragionamento ad alta voce.
Un’economia in cui la fiducia dei consumatori cresce dovrebbe essere un’economia in cui i consumi crescono, giusto ?
E se i consumi crescono in un’economia, dobbiamo aspettarci che la velocità con cui i soldi “girano” cresca a sua volta, no ?

Andate a dirlo allo Zio Sam…

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La fiducia dei consumatori (in calo da 15 anni, ma va be’ questi sono dettagli, in fondo siamo sempre stati molto scettici sul modo in cui questi indici di fiducia sono calcolati, è stupendo ad esempio il caso italiano) è tornata a crescere dal 2009.

Proprio nel 2009 (nonostante le varie tranches di Quantitative Easing americano) la “velocità della moneta” ha cominciato una lunga discesa.

Dunque abbiamo un indice di fiducia in forte crescita e una velocità della moneta ai minimi storici, normale no ?

 

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