Si comincia a vociferare che il prossimo 17 dicembre potrebbe verificarsi sui mercati finanziari la “tempesta perfetta”, capace di far esplodere la volatilità delle borse e dei mercati obbligazionari di tutto il mondo, ci sono due ragioni per temere questa data
(ripubblicazione articolo dell’11 dicembre 2014)
Le due ragioni per cui il 17 dicembre potrebbe (ma ci auguriamo di no) crollare gran parte dei mercati finanziari mondiali sono le seguenti:
1) Europa: il Parlamento greco vota per l’elezione del Presidente della Repubblica, ma i pro-euro non hanno la maggioranza per ora
2) USA: da dicembre ogni momento è buono per avere un rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve, e questo potrebbe accadere già il 17 dicembre
Ora, chi vi scrive ritiene che, alla fine, in Grecia si troverà un accordo (con pressioni enormi da Bruxelles) per scongiurare l’incubo di elezioni anticipate con l’estrema sinistra in ascesa nei sondaggi. Per quanto riguarda la Federal Reserve, invece, noi abbiamo previsto il primo rialzo dei tassi per il primo semestre del 2015, non saremmo quindi troppo stupiti nel vedere già ora un rialzo dei tassi, anche se il FOMC continua ad insistere sul concetto di “aspetteremo un lasso di tempo considerevole tra la fine del QE ed il rialzo dei tassi”.
Che il “tempo considerevole” sia pari a 2 mesi, francamente, è una teoria che non ci convince più di tanto.
Pare che il percorso che seguiranno i tassi della Fed sarà questo:
Non dimenticate, però, che una combinazione tra rialzo dei tassi e crisi politica in Grecia sarebbe il cigno nero perfetto per le borse, e, per definizione, un “cigno nero” è un evento negativo e soprattutto inatteso, nel senso di “non pronosticabile”.
Vedremo davvero una tempesta perfetta il prossimo 17 dicembre ? Ormai ci siamo, presto avremo una risposta.
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