Trovato l’accordo sul nucleare tra USA e Iran (ma c’è qualcosa che non quadra)

usa iran obama rouhani

La Casa Bianca non ha voluto diffondere tutti i dettagli dell’accordo, ma siamo già in grado di valutarne i punti principali insieme

usa iran obama rouhani

L’accordo tra Stati Uniti e Iran sul programma di arricchimento di Uranio da parte di Teheran potrebbe cambiare la Storia mondiale, solo in futuro potremo valutarne l’impatto storico ma, per ora, possiamo vedere in cosa consiste il patto.

Innanzitutto l’Iran non rinuncerà all’Uranio, ma è stata stabilita una quota massima di arricchimento che, nell’idea degli USA, dovrebbe impedire a Teheran di procurarsi la bomba atomica. La soglia massima di arricchimento è pari al 5%,

Questo porterà l’Iran ad una riduzione del 20% dell’ammontare totale di Uranio arricchito nelle mani dell’Iran. O, meglio, una parte di questo sarà portato sotto la soglia del 5% attraverso processi chimici, un’altra verrà invece eliminata (non si sa ancora come Teheran intende svolgere quest’ultima delicata procedura).

La naturale conseguenza è che l’Iran si impegna a non sviluppare tecnologia per incrementare l’arricchimento di Uranio, con l’interruzione di tutti i programmi di investimento nel settore varati da Ahmadinejad negli anni passati.

L’ammontare di Uranio arricchito al 3,5% non dovrà poi aumentare, quindi si capisce che, di fatto, il vero limite per Teheran non è quel 5% citato prima, ma questo 3.5% che riguarderà i nuovi processi di lavorazione di Uranio.

Da un punto di vista grafico, si capisce come questo patto riduca, almeno ufficialmente, il rischio che l’Iran possa lavorare alla bomba atomica (per la quale serve l’Uranio arricchito al 90%):

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In pratica si limita l’arricchimento dell’Uranio al solo utilizzo energetico.

Una grande novità sarà la vigilanza dell’attività da parte dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, che ha sede a Vienna ed è molto nota dal 2005, anno in cui ebbe il Premio Nobel per la Pace.
Gli ispettori dell’agenzia potranno effettuare ispezioni a sorpresa in qualunque momento dell’anno.

C’è poi una “sorpresa”, ci si aspettava una sospensione (o almeno una promessa di sospensione) delle innumerevoli sanzioni impartite all’Iran (in particolare all’embargo sul petrolio), ma l’accordo non prevede nulla a riguardo.
Anzi, tra le ultime righe del comunicato della Casa Bianca si legge espressamente:

“Sanctions affecting petroleum product exports to Iran, which result in billions of dollars of lost revenue, will remain in effect”

Non cambia niente, quindi, da questo punto di vista.
La domanda sorge spontanea e, per ora, non trova risposta: perchè l’Iran ha accettato un tale accordo ?

 

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