USA: Quanta Ricchezza (Finanziaria) Ha Creato il QE ?

US President Barack Obama announces his nomination of Janet Yellen to be Chair of the Board of Governors of the Federal Reserve System

Il famoso Quantitative Easing della Federal Reserve è terminato da pochi giorni, e già si fa a gara per cercare di quantificare quanto questa iniezione di liquidità abbia spinto il mondo della finanza

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(ripubblicazione articolo del 4 novembre 2014)

Abbiamo trovato vari numeri online, ma quelli che per ora ci convincono di più sono i dati diffusi da JPMorgan.

Ecco una nota di Nikolaos Panigirtzoglou, analista di JPM:

“Il calo nei rendimenti degli asset verificatosi soprattutto durante il QE3 ha creato effetti di ricchezza enormi. Da quando la Fed ha avviato il QE nel 2008, il multiplo PE anticipato a 12 mesi dell’S&P500 è cresciuto di cinque punti, dai 10,5 della fine del 2008 agli attuali 15,5. Questa crescita è traducibile in un incremento dell’indice di 650 punti, cioè circa il 32% dell’attuale valore complessivo dell’S&P 500. Estendendo questo valore all’intero mercato azionario statunitense (attualmente quantificabile intorno ai 29 trilioni di dollari), si può dedurre che il QE ha generato una crescita dei mercati USA pari a 9 trilioni di dollari“.

Come vedete c’è una semplificazione importante (quel 32% dell’S&P 500 viene considerato come un valore “complessivo” di tutti gli indici azionari statunitense) e, non lo nascondiamo, anche noi abbiamo alcuni dubbi su qusti calcoli.

Quello che più ci interessa, tuttavia non è l’esatto calcolo dell’impatto del QE sulla borsa, no. C’è qualcosa di più importante che va capito.

Guardate la base monetaria negli USA:

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Arrotondiamo, la base monetaria prima del QE era inferiore a 1 trilione di dollari, ed ora è poco al di sopra dei 4 trilioni di dollari.

Questo implica un’aggiunta nell’economia di 3 trilioni di dollari.

Eppure, sul mercato azionario (seguendo i calcoli di JPM), sono comparsi 9 trilioni di dollari.

E che cos’è questa se non un’eccellente prova dell’esistenza di un moltiplicatore monetario (o forse sarebbe meglio chiamarlo “finanziario” ?) gigantesco ?

Se anche l’economia reale potesse permettersi di avere un moltiplicatore pari a 3 (perchè 3 x 3 = 9), allora la crisi negli USA sarebbe finita nel giro di pochi mesi, e si sarebbe raggiunta anche la piena occupazione.

 

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