Wall Street: analisi della correzione ribassista in corso

wall street trading borsa

Come promesso, dopo aver visto lo scoppio dell’anticipata correzione verso il basso a Wall Street facciamo qualche analisi per capire bene cosa è successo e, soprattutto, cosa succederà

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Qualcuno di voi probabilmente conoscerà il fantomatico “indice della paura” sui mercati finanziari, ovvero il cosiddetto VIX.
Questo indice tiene conto della volatilità dell’indice S&P 500 (il principale indice di borsa di Wall Street), nel senso che, all’aumentare della volatilità dell’indice azionario, il VIX tenderà a salire, e viceversa:

Come 3 mesi fa, la volatilità a Wall Street ha subito una brusca impennata (nota per i naviganti: a Wall Street la concentrazione di capitali è tanto elevata da influenzare anche i mercati finanziari europei e asiatici, dunque un periodo di tensione in America si traduce quasi automaticamente in un’ondata di vendite in tutto il Mondo).
Se conoscete un po’ di regole basilari del trading, saprete bene che tanti analisti suggeriscono di “fermarsi e tirare i remi in barca” quando il VIX sale troppo, in quanto i mercati entrano in una fase fuori controllo, nella quale stati d’animo quali il panico e l’incertezza prevalgono su ogni concetto razionale di pura matematica finanziaria.
Non è ben chiaro quale sia questa “soglia di panico” per il VIX, qualcuno parla di 15 punti, altri di 17 e altri di 20, ora ci troviamo a quota 17 punti e, dunque, molti trader che contano considerano l’attuale fase di trading come un “momento di panico”.

È interessante rivedere quello che è successo a Wall Street dal momento dell’annuncio del tapering:

Una volta che i mercati hanno capito che il tapering sarebbe stato più leggero e controllato del previsto, Wall Street è tornata a crescere verso nuovi record. Il gioco ha retto fino alla settimana scorsa, quando diversi fattori hanno creato tensioni nei mercati finanziari.

Quali sono stati questi fattori ? Dai soliti numeri deludenti dalla Cina ai ripensamenti sul QE da parte della Bank of Japan, dalla crisi argentina con annessa maxi svalutazione del Peso al ritorno delle tensioni finanziarie in Venezuela.
Per quanto gli avvenimenti di Buenos Aires e Caracas siano davvero impossibili da trascurare, siamo convinti che la vera goccia che ha fatto traboccare il vaso siano state le parole della banca centrale giapponese la quale – lo diciamo nel caso qualcuno se lo fosse perso – ha chiaramente fatto sapere al Mondo che il Quantitative Easing di Tokyo potrebbe finire prima del previsto grazie alla finalmente crescente inflazione in Giappone.

Fin qui abbiamo visto quello che è già successo, ma adesso che cosa dobbiamo aspettarci da Wall Street ?
È importante sapere che gli analisti si sono sostanzialmente divisi in due gruppi:

- chi crede che la correzione andrà avanti almeno fino a raggiungere un -10% dall’ultimo massimo

- chi pensa che i fuochi d’artificio siano già finiti, e che da questa settimana la borsa tornerà a crescere

Prima che arrivasse la correzione, noi vi abbiamo sempre parlato del primo gruppo di analisti, è giunto ora il momento di vedere questa “nuova” corrente di pensiero che si dice certa del fatto che la correzione ribassista sarebbe già terminata.
L’argomento principale a questa seconda tesi viene proprio dall’indice VIX che abbiamo visto all’inizio del post, guardate la variazione di volatilità che si ottiene includendo anche l’andamento dei derivati:

SPX VIX CURVE

Il VIX che comprende anche i derivati (indicato in blu) ha fatto segnare una piccola riduzione rispetto agli ultimi giorni, tanto che ora molti credono che ora Wall Street tornerà a crescere.
Questa tesi è interessante, ma potrebbe sempre prevalere l’idea del “questa volta è diverso” tra chi sta vendendo azioni ignorando completamente il mercato dei derivati.
Se il lato del mercato che non opera su derivati dovesse prevalere, allora ci aspetta un’altra settimana di ribassi, e l’indice VIX “classico” ne è una prova tangibile:

VIX DAILY CHANGE

Vi terremo ovviamente aggiornati, continuate a seguirci.

 

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