Basta un grafico solo per descrivere lo stato attuale dell’economia mondiale: da chi ha appena toccato il fondo a chi sta iniziando la sua discesa
Morgan Stanley ha appena pubblicato un grafico davvero molto interessante che tutti noi dovremmo tenere a mente in questo periodo:
Partiamo da sinistra e analizziamo le principali situazioni economiche mondiali:
- Australia
Nonostante in molti si ostinino a descrivere l’Australia come il paradiso economico in questa fase storica, è utile sapere che le cose non stanno esattamente così.
Sì, l’Australia ha un futuro probabilmente più roseo di quello dell’Eurozona, ma occhio a non sopravvalutare l’economia Australiana:
Come appena detto, la differenza rispetto all’Europa (in particolare all’Eurozona) si sente, ma non è una cosa così clamorosa come potremmo pensare.
Non a caso l’Australia si trova quasi nella parte più bassa del suo ciclo economico.
- India, Brasile, Russia
Nella fase peggiore del ciclo economico non troviamo l’Eurozona ma India, Brasile e Russia.
Siamo d’accordo con il collocamento dell’India e della Russia:
Crediamo però che il Brasile abbia già superato questa “fase nera”:
- Eurozona
A quanto pare per l’Eurozona il peggio sarebbe passato. Sì, può darsi, ma questa analisi per ciclo economico può essere ingannevole. Continuando su questa strada, infatti, l’Eurozona rischia di collocarsi per più di un decennio nella posizione di “inizio ripresa”, ritrovandosi nella situazione di “stagnazione” che abbiamo visto in Giappone negli anni Novanta:
- Giappone, Regno Unito
L’unico vero barlume di ripresa in Asia sembra essere il Giappone che, dopo 20 anni di stagnazione, sta finalmente mostrando segni di vita grazie all’Abenomics:
Allo stesso modo, le previsioni di crescita del Regno Unito sono nettamente in contrasto con quelle del resto dell’Europa:
- Stati Uniti, Canada
Negli Stati Uniti la ripresa c’è ed è ormai evidente. Il problema è che troppa liquidità immessa nell’economia dalla Federal Reserve rimane per ora intrappolata nei circuiti finanziari, impedendo all’economia “reale” di crescere con maggior vigore. La politica di tagli della spesa pubblica dell’Amministrazione Obama non sta affatto aiutando questo processo, ma il futuro sembra essere piuttosto roseo:
Anche il Canada sembra essere sulla buona strada:
- Cina
La Cina sta per subire un pesante ridimensionamento del proprio tasso di crescita (NB: i dati sul PIL potrebbero essere manipolati dal Partito Comunista Cinese, come sospettano molti economisti):
Si vede bene dal grafico come Pechino stia cominciando a rallentare il proprio passo di crescita.
- Indonesia
A noi l’economia Indonesiana fa molta paura, poichè rappresenta potenzialmente un’enorme bomba ad orologeria che potrebbe innescare una crisi Asiatica simile a quella che abbiamo visto 20 anni fa.
Del resto il rallentamento dell’economia Indonesiana è palese, anno dopo anno, e Morgan Stanley colloca il Paese in una brutta posizione nel grafico che abbiamo inserito all’inizio dell’articolo:
Articolo datato 2013 e grafici anche del 2015. Dov è l errore?
I grafici provengono dal sito Trading Economics, e, per il vecchio metodo di pubblicare i post su questo sito, ogni volta che il sito d’origine modifica i propri grafici la stessa modifica appare su Sokratis. Ci scusiamo per l’inconveniente, ma dal 2015 abbiamo introdotto una modifica tecnica e questo problema non potrà più riproporsi