Analisi della legge di stabilità del Governo Letta

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La manovra vale 11,6 miliardi di Euro, vediamo un dettaglio dal sito de “Il Sole 24 Ore”

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1. Legge di stabilità, cuneo fiscale: taglio da 2,5 mld nel 2014 oltre la metà agli sgravi Irpef

Il taglio del cuneo parte nel 2014 con 2,5 miliardi. Un miliardo e mezzo servirà per ridurre l’Irpef per le fasce medio-basse. Quaranta milioni per ridurre l’Irap sulla quota lavoro e un miliardo per ridurre i contributi sociali sulle imprese. Il governo evidenzia come nel triennio 2014-2016 ci sarà una riduzione delle tasse per le imprese di 5,6 miliardi e per i lavoratori di 5 miliardi. Secondo le ultimissime bozze della legge di stabilità viene confermata la defiscalizzazione fino a 15mila euro dall’Irap per i neo assunti (per tre anni). Va dimostrato che le assunzioni sono aggiuntive rispetto alla media dell’organico. Dal 2014 poi ci sarà la restituzione completa (e non più solo limitata a 6 mesi) del contributo addizionale Aspi dell’1,4% in caso di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. Per i lavoratori l’aumento delle detrazioni Irpef arriverebbe a 1.510 euro (e non più a 1.600).

2. Legge di stabilità, service tax: esce la Tares ed entra la “Trise”

La tassazione immobiliare non lascia, ma raddoppia. Anzi triplica. Con la nascita del nuovo tributo sui servizi (Trise), a sua volta suddiviso in due parti: la Tari sui rifiuti e la Tasi sui servizi indivisibili. Che sostituiranno la Tares e l’Imu sulle prime case non di lusso. Imu che invece resterebbe sull’abitazione principale di pregio e sulle seconde case. Tari e Tasi non differiranno solo per una consonante, ma per l’intera struttura. La prima sarà una tariffa e sarà commisurata alla superficie calpestabile già utilizzata per pagare fin qui Tarsu, Tia 1 e Tia 2. Per poi trasformarsi più avanti in Tarip, una tariffa puntuale e commisurata alla quantità e qualità di rifiuti prodotti. La Tasi invece sarà un tributo con un’aliquota di partenza dell’1 per mille che utilizzerà la stessa base imponibile dell’Imu. Fermo restando che il tetto massimo del prelievo non potrà superare le aliquote massime Imu: 6 per mille sulla prima casa 10,6 sulla seconda.

3. Legge di stabilità, risparmio energetico: bonus al 65%. Per le ristrutturazioni al 50%

Con una sostanziale virata dell’ultimo momento, il Governo decide di scommettere ancora sui bonus edilizi come leve di sviluppo del settore delle costruzioni e dell’immobiliare. Messo da parte il decalage progressivo triennale delle due agevolazioni, entrambi i bonus sono intanto prorogati di un anno secco senza riduzioni di aliquota: al 65% l’ecobonus per il risparmio energetico, al 50% quello per le ristrutturazioni semplici. Un bel colpo per il settore. Questo regime varrà fino al 31 dicembre 2014.
L’alleggerimento degli strumenti comincerà invece a partire dal 2015: il bonus energetico scenderà al 50%, quello per gli interventi semplici scenderà al 40%. Nel 2016, poi, tutto tornerà al 36% come già previsto dall’attuale legislazione ordinaria.

4. Legge di stabilità, prodotti finanziari: comunicazioni con tariffa maggiorata al 2 per mille

Scatta l’aumento dell’imposta di bollo sulle comunicazioni relative ai prodotti finanziari. Che a partire dal prossimo anno passa dall’1,5 per mille previsto per il 2013 al 2 per mille. Una misura che consentirà di recuperare risorse per 900 milioni. Il Governo interviene infatti sull’articolo 13 della tariffa allegata al Dpr 642/1972 ritoccando all’insù l’importo del bollo per le comunicazioni periodiche alla clientela relative ai prodotti finanziari «anche non soggetti ad obbligo di deposito, ivi compresi i depositi bancari e postali, anche se rappresentati da certificati».
L’imposta non è dovuta per le comunicazioni ricevute ed emesse dai fondi pensione e dai fondi sanitari. N0n entra nel testo invece la norma in discussione nei giorni scorsi che prevedeva l’aumento dell’aliquota di tassazione delle rendite finanziarie (dal 20 al 22% quella sui redditi da capitale dal 12,5 al 20% quella sui frutti dei contratti di assicurazione).

5. Legge di stabilità, banche e assicurazioni: torna la deducibilità in 5 anni per la svalutazione dei crediti

Torna per banche, intermediari finanziari e assicurazioni la deducibilità in cinque anni di svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela. La legge di stabilità cancella l’attuale meccanismo che spalmava l’operazione in 18 anni per le quote iscritte in bilancio, almeno per la parte eccedente lo 0,30% (deducibile invece in ciascun esercizio). Una norma che era stata introdotta nel 2008 con il «decreto sviluppo» 112 del Governo Berlusconi . Ora invece queste poste diventano deducibili in quote costanti dall’esercizio in corso in cui sono iscritti in bilancio e nei quattro successivi. Con maggiori vantaggi per banche e assicurazioni che a fronte di un credito non esigibile subiscono immediatamente la perdita in bilancio. Le perdite sui crediti realizzate mediante cessione a titolo oneroso sono invece integralmente deducibili nell’anno di contabilizzazione. I nuovi criteri si applicano dal periodo di imposta 2013.

6. Legge di stabilità, enti locali: un miliardo per gli investimenti dall’allentamento del patto

Arriva un miliardo di euro per sbloccare i pagamenti in conto capitale delle amministrazioni locali, escludendole dai calcoli per il Patto di stabilità, e altri 500 milioni aumentano la dote per i versamenti dei debiti arretrati (fino al 31 dicembre 2012, compresi i debiti fuori bilancio). Cambiano le regole per il calcolo del Patto di stabilità interno degli enti locali. Si aggiorna la base di calcolo, che diventa la spesa corrente 2009-2011, e le percentuali da applicare per individuare l’obiettivo di saldo (15,07% il parametro per i Comuni «non virtuosi» negli anni 2014 e 2015 secondo l’ultima bozza). Prevista l’applicazione del Patto di stabilità alle partecipate, che impone il saldo non negativo (in termini di margine operativo lordo o di saldo finanziario) ad aziende, società e istituzioni controllate e titolari di affidamenti diretti per l’80% del fatturato»

7. Legge di stabilità, dismissioni: entro il 2016 almeno 1,5 miliardi dalla vendita di immobili pubblici

Lo Stato venderà a Cdp agli inizi di dicembre un pacchetto di immobili (tra 50 e 60) per limare il deficit/Pil 2013 e tagliare il debito pubblico per un importo atteso attorno ai 525 milioni. Ma in prospettiva lo Stato conta di fare molto di più: la Legge di Stabilità 2014-2016 prevede di reperire risorse pari ad almeno 1,5 miliardi nel triennio dalla vendita di immobili pubblici, di cui 0,5 miliardi nel 2014.
La stima è prudenziale. Il Governo Letta ha preannunciato che seguiranno «ulteriori misure in tempi brevi per privatizzare parte del patrimonio pubblico» (non solo immobiliare, quindi) e «uno sforzo ulteriore di valorizzazione del patrimonio pubblico». Sforzo che si focalizzerà su una gestione «più efficace» delle concessioni demaniali, forse le spiagge.
L’operazione di dismissione programmata per questo dicembre, intanto, sarà orchestrata dall’Agenzia del Demanio. I beni verranno selezionati da una lista di immobili disponibili dalla quale sono esclusi quelli destinati al Federalismo demaniale, al Federalismo storico-artistico o già inseriti nei programmi di valorizzazione e razionalizzazione.

8. Legge di stabilità, avvocati, notai e magistrati: 50 euro per accedere ai concorsi

Scatta la tassa per partecipare agli esami da avvocato o ai concorsi per magistrati e notai. La legge di stabilità introduce un balzello «nella misura forfetaria di euro 50», si legge nelle bozze, «da corrispondersi al momento della presentazione della domanda». Tanto vale per la partecipazione all’esame forense quanto per l’accesso ai concorsi per notaio o magistrato. Il contributo è invece di 75 euro per gli avvocati che intendono iscriversi all’albo speciale dei cassazionisti.
Sarà poi un successivo decreto di natura non regolamentare (uno per ciascuna tipologia di esame-concorso), da emanarsi a cura del ministro della Giustizia di concerto con l’Economia, a stabilire le modalità del versamento.
La misura delle nuove tasse, inoltre, sarà aggiornata ogni tre anni all’inflazione. Definita anche la disciplina transitoria facendo una distinzione tra aspiranti avvocati (cassazionisti compresi) e notai e magistrati. Quanto ai primi, il contributo va pagato solo per le sessioni d’esame «tenute successivamente all’entrata in vigore» del Dm Giustizia citato; quanto agli altri, va invece pagato per i «concorsi banditi successivamente» l’entrata in vigore del relativo Dm Giustizia.

9. Legge di stabilità, il bonus per le capitalizzazioni può salire fino al 6%

Il beneficio fiscale dell’Ace, l’«Aiuto alla crescita economica» introdotto dal governo Monti per favorire la capitalizzazione, salirà progressivamente, fino al raddoppio. Il decreto salva-Italia del 2011 ha introdotto l’Ace per le società che accantonano gli utili a riserva o aumentano il patrimonio con apporti dei soci in denaro. In ogni esercizio, la deduzione è pari al 3% degli aumenti di capitale formatisi dal 1° gennaio 2011 in poi. Ora, l’aliquota viene innalzata al 4,2% per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2014, al 4,75% per quello in corso al 31 dicembre 2015 e al 5% per quello successivo. Torna in campo, poi, la rivalutazione dei beni d’impresa mediante versamento di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’Irap con aliquota pari al 16% sui beni ammortizzabili e al 12% sugli altri.

10. Legge di stabilità, indicizzazione delle pensioni solo fino a sei volte il minimo

La rivalutazione delle pensioni riparte con quattro scaglioni anziché i vecchi tre. Dal 2014 l’indicizzazione sarà al 100% per gli assegni fino a tre volte il minimo, al 90% per lo scaglione di pensione compreso tra tre e quattro volte il minimo, al 75% per lo scaglione tra quattro e cinque volte il minimo e al 50% per gli importi superiori a cinque volte il minimo. Per il solo 2014 resta il blocco dell’indicizzazione per la parte di pensione che supera le sei volte il minimo (3mila euro lordi). Il pacchetto previdenziale prevede poi un contributo di solidarietà, finalizzato al finanziamento delle salvaguardie per gli esodati, con un prelievo del 5% della parte di pensione tra i 100mila e i 150mila euro lordi l’anno, del 10% per la parte eccedente i 150mila euro, del 15% per la parte eccedente i 200mila euro. Il prelievo di solidarietà sarà ripetuto per tre anni.

11. Legge di stabilità, cassa in deroga: ecco 600 milioni Altri 250 milioni alla social card

Per cassa e mobilità in deroga 2014 il governo mette sul piatto un rifinanziamento di 600 milioni (si vanno ad aggiungere al miliardo già previsto dalla Fornero). Il fondo per la social card viene rimpinguato, per il 2014, con 250 milioni. Nelle ultime bozze della legge di stabilità si conferma che la carta acquisti viene concessa ai residenti. Ma non più solo a quelli di cittadinanza italiana (si apre così ai cittadini comunitari e agli stranieri in possesso di permesso di soggiorno per lungo periodo). Viene poi rifinanziato il 5 per mille con 380 milioni; 300 milioni sono per il fondo politiche sociali; 250 milioni per il fondo per i non autosufficienti; e 100 milioni per i lavoratori socialmente utili. Non ci sono i 330 milioni per i sussidi in deroga per chiudere il 2013. Ma il governo assicura che arriveranno con un prossimo decreto. A giorni saranno assegnati alle regioni i 500 milioni stanziati dal decreto Imu-Cig di fine agosto.

12. Legge di stabilità, fondo di garanzia pmi, in tre anni 1,6 miliardi. Ai contratti sviluppo 300 milioni

Via libera al rifinanziamento del Fondo di garanzia Pmi per 1,6 miliardi in tre anni. Sempre nel triennio, vanno 100 milioni l’anno ai contratti di sviluppo nel settore industria e agroindustria (al Centro-Nord) e nel turismo (nelle regioni dell’Obiettivo Convergenza). In arrivo anche l’incremento del 2014 per 50 milioni del Fondo per la crescita sostenibile, anch’essi destinati a finanziamenti agevolati. Altri 50 milioni vanno al fondo Simest per l’internazionalizzazione delle imprese. Si prevede la “restituzione” al Piano nazionale per la banda larga di 20,75 milioni che erano stati dirottati ad altra destinazione dal decreto del fare. Alla cantieristica, per progetti destinati alla flotta navale della Marina, vanno tre contributi quindicennali, di 80 milioni dal 2014, di 120 milioni dal 2015 e di 140 milioni dal 2016.

13. Legge di stabilità, pubblico impiego: un altro anno senza contratto e turn over prorogato al 2018

Per il pubblico impiego arriva un nuovo blocco della contrattazione fino a tutto il 2014 con estensione alle amministrazioni dell’elenco Istat, quindi anche a diverse società in house e enti, con in più la novità che l’indennità di vacanza contrattuale per il biennio ’13-’14 andrà perduta. Prorogato fino al 2018, ma con maglie più larghe rispetto alla legislazione vigente, anche lo stop al turn over, che seguirà il seguente decalage: assunzioni al 40% dei ritiri per l’anno 2015, al 60% per l’anno 2016, al 80% per l’anno 2017. Viene poi vincolato il pagamento degli straordinari al solo personale presente in amministrazione ed applicato dal gennaio prossimo per tutte le amministrazioni il tetto massimo dei trattamenti economici parametrato a quello del primi presidente della Cassazione. Il tetto vale anche per le società controllate e i membri dei cda.

14. Legge di stabilità, infrastrutture, al Mose vanno 400 milioni, 335 alla manutenzione Anas

Finanziamenti consistenti alle infrastrutture. Il premier Letta lo ha detto: dopo anni di discesa, vogliamo far crescere nuovamente la spesa in conto capitale. Anche i due miliardi di flessibilità del patto di stabilità dei comuni andranno agli investimenti. Il Mose ottiene 400 milioni per chiudere la partita del finanziamento. Alla manutenzione Fs vanno 400 milioni (ne erano previsti 720 nelle bozze), partiranno anche i lotti costruttivi su Brescia-Verona e Napoli-Bari. Velocizzazione della dorsale adriatica nuova di zecca con 400 milioni. Manutenzione Anas da 335 milioni, ma c’è anche un nuovo macrolotto per la Sa-Rc con 340 milioni. Ricaricato con 54 miliardi il Fondo coesione sviluppo che servirà ad affiancare la programmazione Ue 2014-2020, con destinazione prioritaria e specifica alle infrastrutture.

15. Legge di stabilità, sanità, saltano i tagli per 2,65 miliardi a farmaci e case di cura private

“Tagli zero” per la sanità pubblica dal 2014 al 2016. Con un colpo del tutto a sorpresa, frutto della concertazione tra il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e i governatori, naturalmente col beneplacito di Enrico Letta e del ministro Saccomanni e dell’intero Governo, il salasso preparato fino all’altro ieri è finito nei cassetti. Niente tagli per 2,65 mld nel triennio, con i farmaci e le case di cura private nel mirino. La carta vincente giocata in Consiglio dei ministri da Lorenzin è stata in sostanza quella di affidare al «Patto per la salute» tra Governo e Regioni, da siglare entro fine anno, quell’operazione di rilancio e di efficienza del Ssn ormai improcrastinabile. Efficienza, ma anche risparmi da valutare per step, già dopo sei mesi, poi a fine 2014. E non saranno interventi da poco: ospedali, farmaci, cure h24, gare per acquisti di beni e servizi, Lea, piani di rientro, personale.

16. Legge di stabilità, istruzione: la dote 2014 di atenei e policlinici viene ampliata di 230 mln

Doppia boccata d’ossigeno (sebbene non risolutiva) in arrivo per gli atenei. Nel comunicato di Palazzo Chigi, tra i 3,9 miliardi di spese connesse con «politiche inventariate», si parla di un rifinanziamento di 230 milioni per le università. Più nel dettaglio, 150 milioni serviranno a rimpinguare nel 2014 il fondo per il finanziamento ordinario (Ffo) degli atenei. A questi si aggiungono gli 80 milioni stanziati, sempre per l’anno prossimo, per i policlinici universitari. Ma c’è una buona notizia anche per la scuola. Dopo gli allarmi lanciati nei giorni scorsi dalle associazioni arriva infatti un nuovo finanziamento per le scuole paritarie. Per il 2014 è previsto un addendum di risorse pari a 220 milioni. Una cifra che permette di recuperare, in parte, il taglio di oltre il 50% che le scuole non statali avevano subito per il prossimo anno.

 

Articolo tratto da “Il Sole 24 Ore”

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