BCE: “Se la ripresa continua, potrebbe non esserci un LTRO 3″

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Chissà quale vino pregiatissimo si sono scolati quelli della BCE per vedere una ripresa seria in Europa, uno dei membri del comitato esecutivo frena su nuove operazioni di immissione di liquidità nell’economia

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Già di per sé, il programma LTRO rappresenta una goccia d’acqua rispetto al mare di aiuti di cui l’Eurozona avrebbe bisogno, adesso sembra perfino che non si vedrà questa misera goccia di liquidità “temporanea”, questa la voce che comincia a prendere piede a Francoforte.

Uno dei membri del comitato esecutivo della BCE, Benoît Cœuré, ha ufficialmente rotto gli indugi dichiarando:

“L’attuale base monetaria potrebbe essere sufficiente per assicurare un appropriato livello di liquidità, se non sarà così prenderemo provvedimenti; i rischi secondari sono comunque molto limitati oggi rispetto a 6 mesi fa. Per questo motivo, siamo molto più fiduciosi nella ripresa”

La dichiarazione arriva proprio nel giorno in cui – lo si scopre andando a vedere su siti internazionali quali Bloomberg (non cercate notizie sui quotidiani italiani, non troverete mai quello che state davvero cercando) – la liquidità in eccesso nell’Eurozona ha fatto registrare un record negativo pari a 131 miliardi di Euro (il livello più basso degli ultimi 2 anni).
Del resto, noi sapientoni Europei siamo gli unici che stanno mettendo in atto una politica monetaria restrittiva (sfido chiunque ad affermare il contrario):

Notate anche la cautela della Bank of England, la quale, è bene ricordarlo, non ha comunque ancora concluso il suo programma di Quantitative Easing.

In ogni caso, crediamo che a Monsieur Cœuré sia sfuggita una cosa (comprensibile visto l’incredibile clima di euforia che c’è nell’Eurozona per l’attuale ripresa con boom economico al seguito, no ?), ovvero la disinflazione che si dirige sempre più velocemente verso quell’enorme trappola economica che è la deflazione:

Vogliamo provare a fare una scommessa su quanto la BCE sarà costretta a stampare denaro ?
Ecco:

Godetevi l’ultimo anno di inflazione, amici.

 

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