Capire l’economia – Lezione 20: gli Investimenti delle imprese

serviziimprese

Dopo aver visto i consumi, procediamo con la nostra analisi della composizione del PIL: oggi vediamo gli investimenti delle imprese

serviziimprese

Immaginate di avere un’azienda e di trovarvi in una delle situazioni più banali per qualunque imprenditore: quanto investimenti dedicherò alla mia impresa per farla crescere ?

Questa decisione non è affatto semplice, in quanto la voce “investimenti” comprende davvero un’infinità di categorie che potete trovare nell’economia reale (dall’acquisto di un impianto nuovo più moderno ad un macchinario). Chiediamoci però, per capire come gli investimenti mutino nel tempo (e, quindi, la loro quota percentuale nel PIL di un Paese), da quali variabili essi possano dipendere.

Specificatamente, individuiamo 2 variabili che vanno a modificare gli investimenti di un imprenditore (ce ne sarebbero di più, come ad esempio le aspettative per il futuro, ma cerchiamo di rimanere in una situazione più semplice per ora):

- Tasso di interesse di un’economia (i): al variare del tasso di interesse medio di un’economia, variano gli investimenti delle imprese. La relazione tra i due elementi è negativa, in quanto all’aumentare del tasso di interesse sarà meno conveniente per l’imprenditore indebitarsi con una banca (che chiederà maggiori interessi sul prestito) per procedere all’investimento. Vedremo però, in una futura lezione del corso, che le imprese non guardano tanto al tasso nominale di interesse, ma a quello reale (comprensivo dell’inflazione).

- Livello delle vendite (quindi reddito Y): se aumentano gli ordinativi industriali per le imprese, queste saranno più portate ad incrementare i propri investimenti per far fronte alla crescita della domanda, aspettandosi un fatturato ed un risultato reddituale crescente in futuro

Come ben vedete, quindi, a livello di investimenti c’è una netta proporzionalità inversa tra PIL e tasso di interesse in un’economia, e questa è una regola fondamentale che vi sarà sempre utile per prevedere l’andamento del PIL negli anni.

 

Altri articoli

Lascia un commento per primo

Leave a comment

Your email address will not be published.

*