Chi sono realmente i 10 “saggi” ?

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Smascherati in parte dallo scherzo telefonico con la finta Margherita Hack, cerchiamo di capire quali sono state le gesta più “nobili” dei 10 saggi di Napolitano

Ad aiutarci nella nostra analisi, possiamo usare benissimo l’ultimo intervento di Marco Travaglio a Servizio Pubblico:

1) Filippo Bubbico, Pd. Ex presidente della Basilicata, indagato 4 volte, 3 archiviato, ha ancora un processo per abuso, dunque ricandidato.
In Lucania è noto per un’idea geniale destinata al rilancio dell’economia della regione: un allevamento di bachi da seta anche con fondi pubblici; naturalmente i bachi sono tutti morti. Come sottosegretario allo Sviluppo fece un emendamento pro Montepaschi. Molto saggio.

2) Giancarlo Giorgetti, Lega, detto il Gianni Letta di Bossi e ora di Maroni. Molto esperto di banche e affari, anche perchè cugino di Ponzellini, amico di Fiorani e Fazio, è celebre per essere stato l’unico politico a ricevere una tangente a Montecitorio: gliela portò Fiorani nel 2004, 100mila euro in carta da giornale. Fiorani racconta che non fece una piega, poi però la sera ebbe un ripensamento, lo chiamò e gli disse di tornare a riprendersi i soldi: se proprio voleva poteva fare un’offerta al Varese Calcio. Supersaggio.

3) Enrico Giovannini, presidente Istat: Monti lo chiamò a tagliare i costi della politica e a studiare le differenze fra quanto guadagnano i parlamentari italiani e quelli del resto d’Europa. Lui studiò tre mesi e poi si arrese, tutto sudato e con una puntina d’ernia per l’immane sforzo: mission impossibile. Non ha tagliato nemmeno un euro. Megasaggio.

4) Mario Mauro: Ciellino, amicissimo di Formigoni, capogruppo Pdl al Parlamento europeo, si smarca appena in tempo per le elezioni e diventa un montiano di ferro. Strasaggio.

5) Enzo Moavero Milanesi. Ministro degli affari europei con Monti. Saggio-tecnico con lode

6) Valerio Onida. Ex presidente della Consulta, candidato trombato alle primarie del centrosinistra per il sindaco di Milano, è in quota Sel e piace a Napolitano perché lo ha difeso nelle polemiche sulla trattativa Stato-mafia. Ma pure Berlusconi lo adora perchè ha detto che non è ineleggibile.
Più saggio di così.

7) Giovanni Pitruzzella. Professore a Palermo, conoscente di Schifani, ergo presidente dell’Antitrust senz’alcuna competenza specifica. Era pure consigliere di Cuffaro, con cui ha scritto un libro: “Il coraggio della politica”. Saggio coraggioso

8) Gaetano Quagliariello. Ex radicale,poi assistente di Pera, poi vicecapogruppo vicario del Pdl, ha votato la mozione Ruby nipote di Mubarak e quando i medici hanno staccato le macchine a Eluana ha urlato “assassini” in piena Camera, poi è diventato montiano e poi di nuovo berlusconiano all’ultimo momento prima delle elezioni. Saggio last-minute.

9) Salvatore Rossi,numero 3 di Bankitalia vicino al centrosinistra, tanto per non perdere il vizio di affidarsi ai banchieri. Bancosaggio.

10) Luciano Violante. Essendo un ex giudice,Berlusconi lo considera una toga rossa, così lui da 20 anni cerca di convincerlo del contrario. Nel ’98, ai tempi della Bicamerale, propose l’amnistia per salvarlo dai processi. Nel 2002 disse alla Camera: “Voi berlusconiani ci accusate di regime e di esproprio ? Ma se non abbiamo fatto la legge sul conflitto d’interessi, anzi nel ’94 abbiamo garantito a Berlusconi e a Letta di non toccare le tv Fininvest, non abbiamo dichiarato ineleggibile Berlusconi e sotto i nostri governi il fatturato di Mediaset è aumentato di 25 volte”. Sembrava la parodia di Corrado Guzzanti che faceva la parodia di Rutelli: “Berlusconi, padrone ingrato, ti abbiamo portato l’acqua con le orecchie! Ricordati degli amici!”. Psico-saggio

Ecco il video dell’intervento di Travaglio:

“Se questi sono i saggi, i fessi chi sono ?”

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