E se il 2014 fosse l’anno della Grande Crisi Asiatica ?

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La Storia tende sempre a ripetersi e, guardando quello che sta succedendo in Asia in questi ultimi mesi qualcuno comincia a sudare freddo: siamo tornati agli anni Novanta ?

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Probabilmente qualcuno dei nostri lettori si ricorderà della famosa crisi Asiatica degli anni Novanta, che colpì in modo più o meno indistinto tutte le economie più rilevanti del continente (in particolar modo il Giappone).
Nel caso sentiate il bisogno di un ripasso di Storia, vi consigliamo il libro “Il ritorno dell’economia della depressione e la crisi del 2008″ scritto dal premio Nobel Paul Krugman che, partendo proprio da un’analisi molto chiara e razionale di quanto è accaduta in Asia negli anni Novanta, fa un interessante parallelo con il disastro di Lehman Brothers e dei mutui sub-prime in America nel 2008.

Così come il principio della crisi del 2008 viene considerato il fallimento di Lehman Brothers, si potrebbe dire che l’evento storico con cui la crisi Asiatica è cominciata è il crollo del Baht Thailandese che trascinò dietro di sé altre economie (una su tutte quella Giapponese, già intrappolato nella famosa “trappola di liquidità”) scatenando un effetto domino che colpì praticamente l’intero continente.

ZeroHedge ci fa notare una cosa abbastanza preoccupante sul Baht Thailandese:

Il Baht ha perso il 5,1% del suo valore in Dollari Americani dalla fine di Ottobre, facendo segnare un minimo di tre anni.
Andate a leggere (magari nel libro di Krugman suggerito) quello che accadde nel 1997 in Thailandia: praticamente la stessa cosa in dimensioni più grandi (per questo qualcuno comincia a temere che il 2014 sarà “il prossimo 1997″ per l’Asia).

Per dovere di cronaca, dobbiamo farvi notare una cosa che ZeroHedge non cita, allarghiamo il nostro sguardo sul cambio Dollaro/Baht:

Chart forUSD/THB (USDTHB=X)

Ci sono stati tempi peggiori per la valuta Thailandese (come l’inizio del 2009), ma la situazione rimane comunque molto preoccupante vista la velocità di svalutazione del Baht nel 2013.

Perchè questo accade ? Semplicemente, come nel 1997, gli investitori stranieri stanno “scaricando” la Thailandia in piena crisi politica (la famosa “instabilità” che tanto non piace ai mercati), almeno questa sembra essere la ragione principale.

Non vogliamo essere allarmisti, segnaliamo soltanto la presenza di un rischio. Tenete controllato quello che sta succedendo in Thailandia, noi ve ne daremo sempre conto, ma ricordatevi che, per ora, il 1997 è ancora lontano:

PS: nel terzo grafico manca la parte di 2013 in cui il valore del Baht ha cominciato a scendere, cosa che invece potete ben vedere nei primi due grafici

 

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