Enel lancerà un bond ibrido da 2 miliardi prima dell’estate

CENTRALE ENEL TVN (9)

Oggi Enel ha annunciato che, entro l’estate, emetterà un bond ibrido, vediamo di cosa si tratta

CENTRALE ENEL TVN (9)

Enel lancerà un bond ibrido da 2 miliardi di euro prima dell’estate. Ad annunciarlo è stato l’ad del gruppo, Fulvio Conti, al termine dell’assemblea di Confindustria: “stiamo allestendo tutta la squadra per i prossimi giorni”, si è limitato a dire. Secondo indiscrezioni di stampa il road show dovrebbe iniziare tra un paio di settimane, tra il 3 e il 7 giugno, e la società avrebbe già selezionato un pool di 20 banche per il collocamento.

Pare che l’emissione verrà suddivisa in due tranche di diversa valuta, ma la fetta più importante sarà in euro e il resto in sterline, con un rendimento prossimo al 6%. Il piano industriale di Enel per il periodo 2013-2017 prevede l’emissione di bond ibridi fino a un massimo di 5 miliardi entro la fine del 2015, in aggiunta a dismissioni per 6 miliardi, allo scopo di mantenere l’attuale credit rating.

“Il bond ibrido potrà essere conteggiato, dal punto di vista delle agenzie di rating, per metà come debito e per metà come equity”, osservano gli esperti di Intermonte (neutral e target price a 3,1 euro confermati sul titolo). Non manca però chi come Equita (hold e target price a 2,95 euro) giudica negativamente il collocamento perché, nonostante il potenziale miglioramento sul fronte del rating, il piazzamento comporterà sicuramente un costo del debito più elevato rispetto alle emissioni tradizionali.

Gli analisti della sim ritengono infatti che le attuali condizioni di mercato, che mostrano interesse per tutte le obbligazioni, avrebbero consentito al gruppo di collocare lo stesso ammontare di bond corporate tradizionali a un costo decisamente inferiore, anche di 200 punti base.

Ma un gestore obbligazionario precisa che le emissioni obbligazionarie tradizionali tengono conto sia del rating della società sia di quello del Paese, quindi il bond ibrido non dovrebbe comportare per il gruppo un costo eccessivo se si tengono in considerazione i benefici che ne potrebbero derivare.

Inoltre i titoli ibridi rendono più facile la raccolta in quanto tendono a coinvolgere investitori istituzionali. Altri vantaggi si potrebbero ottenere in termini di ratio, dal momento che il bond ibrido viene in parte valutato come equity: “per esprimersi al riguardo bisognerà effettuare un’attenta valutazione una volta avvenuto il collocamento. Anche per vedere se ci sarà una diminuzione della percezione del rischio nei confronti del titolo da parte degli operatori bisognerà attendere”, ha concluso l’esperto. Intanto il titolo Enel risente della debolezza di Piazza Affari e perde l’1,3% a 2,876 euro.

 

 

Articolo tratto da “Milano Finanza”

Altri articoli

Lascia un commento per primo

Leave a comment

Your email address will not be published.

*