Vaticano: azzerati i vertici dello IOR

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Quella che il Financial Times ha sempre chiamato “la banca più misteriosa del Mondo” si è ritrovata ad avere i suoi vertici completamente azzerati

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Non abbiamo nessuna intenzione di scrivere articoli sulla Chiesa o sulla religione, quello che sta accadendo in Vaticano merita però una menzione. Dopo la costituzione di una task-force da parte di Papa Francesco, i vertici dello IOR sono stati letteralmente azzerati.

Vediamo come Milano Finanza descrive l’evento:

Il direttore generale della banca vaticana, Paolo Cipriani, e il vice direttore Massimo Tulli si sono dimessi. Le dimissioni sono state già accettate dalla Commissione cardinalizia di vigilanza e dal board laico di sovrintendenza, il cui presidente Ernst Von Freyberg ha assunto le funzioni di direttore generale ad interim, con effetto immediato. “Dopo molti anni di servizio ambedue hanno deciso che questo atto sarebbe stato nel migliore interesse dell’istituto stesso e della Santa Sede”, sottolinea la sala stampa vaticana a proposito della rinuncia di Cipriani e Tulli.

Sentite anche voi la puzza di “dimissioni per convenienza” ? Evidentemente la pressione interna al Vaticano è enorme, specialmente dopo i recenti avvenimenti:

L’arresto di Scarano dell’Apsa, insieme a un ex agente dei servizi e a un broker finanziario, non ha fatto che accelerare i ricambi. Per quanto riguarda le dimissioni di Cipriani (tuttora indagato dalla procura di Roma insieme all’ex presidente Ettore Gotti Tedeschi nella vicenda dei 23 milioni di euro sequestrati per sospetta violazione delle norme anti-riciclaggio) e di Tulli, l’Autorità di Informazione Finanziaria “è stata informata”. Mentre la Commissione speciale nominata mercoledì scorso da Bergoglio per acquisire le informazioni necessarie alla riforma dello Ior, con a capo il card. Raffaele Farina, “ha preso atto di questa decisione”.

A prescindere dai grandi discorsi religiosi e filosofici che si possono fare in merito, dal punto di vista puramente finanziario non possiamo che essere soddisfatti di questa improvvisa voglia di trasparenza nel Vaticano, sono secoli che la Chiesa riesce ad aggirare con mezzucci di vario genere i sistemi di vigilanza bancaria internazionali, è ora che si faccia un po’ di pulizia.

 

 

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