C’è voluto un po’ di tempo ma alla fine, come previsto, l’Euro ha raggiunto la soglia di 1,20$, cosa possiamo aspettarci adesso ?
(ripubblicazione articolo del 9 gennaio 2015)
Come al solito, Goldman Sachs ci ha dato una previsione sbagliata in termini di tempo:
Secondo GS, infatti, l’Euro sarebbe arrivato a quota 1,20$ soltanto nella seconda parte del 2015.
Sokratis, però, a fine settembre 2014, riportava:
“Non sappiamo dirvi se l’Euro arriverà davvero a valere 1$ come prevede Goldman Sachs, ma non ci stupiremo affatto nel vedere un cambio a 1,20 $ a breve“
Ed ecco cosa è successo questa settimana:
A questo punto, però, effettuare una previsione su dove l’Euro andrà diventa più complesso (1,40$ era un livello decisamente troppo elevato, era scontato dire che il cambio sarebbe sceso).
Vi ricordiamo che sono le banche centrali a muovere, indirettamente, l’andamento del cambio:
Quella linea nera è destinata a muoversi ancora verso il basso (in questo grafico l’Euro valeva 1,29$), e, dunque, queste sono le nostre previsioni per l’andamento del tasso di cambio:
- Breve periodo (2 mesi al massimo): l’Euro si stabilizzerà sul livello 1,20$
questa svalutazione dell’euro alla fine porterà vantaggi all’Italia, sbaglio?
L’Euro era sicuramente troppo forte per l’economia italiana quando quotava 1,40$, ma, se vogliamo ben vedere, non è tanto un indebolimento dell’Euro quello che stiamo vedendo, ma più un rafforzamento del Dollaro dovuto al fatto che negli USA la banca centrale è pronta ad alzare i tassi, mentre noi qui in Europa ci troviamo in un’altra fase del ciclo economico, ed un rialzo dei tassi è ancora fantascienza per la BCE. Sicuramente l’Euro a 1,20$ è un fattore che darà più respiro all’export italiano, ma potremmo avere problemi sull’import (già massacrato dal crollo della domanda). Una risposta univoca alla domanda non esiste, ma la vera spinta di cui abbiamo bisogno è un po’ di inflazione “sana” da crescita dei consumi, ed il calo dell’Euro può tecnicamente aiutare a far partire questo meccanismo.