Eurozona: Il QE Ha Creato Volatilità

European Central Bank President Draghi attends the monthly ECB news conference in Frankfurt

Una cosa è certa: il QE europeo non è iniziato con il piede giusto per i mercati finanziari dell’Eurozona

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(ripubblicazione articolo dell’11 maggio 2015)

Dare un giudizio sul QE europeo in questo momento è assolutamente impossibile. Se online trovate persone che, con chissà quale diritto, cercano di dare un voto al piano di acquisto di asset della BCE dopo solo due mesi di operatività, non fidatevi (tanto per capirci, il QE giapponese è iniziato nel 2013 e noi non possiamo ancora dirvi, con onestà, se questo abbia aiutato l’economia o meno).

Tuttavia, nulla ci impedisce di tenere d’occhio gli umori dei mercati dal giorno dell’inizio del Quantitative Easing europeo:

(Zero Hedge)

Dunque, nell’ordine:

1) L’euro è crollato in attesa dell’inizio effettivo del QE a marzo. Nel terzo mese dell’anno ha toccato un minimo rispetto al dollaro statunitense, per poi cominciare a risalire

2) I titoli di Stato tedeschi (e non solo) hanno registrato rendimenti sempre più bassi, per poi invertire il trend nelle ultime settimane a velocità notevole

3) Il DAX di Francoforte ha fatto registrare un massimo storico dopo l’inizio del QE, per poi correggere al ribasso annullando tutti i guadagni fatti dall’avvio del piano di acquisto di asset della BCE

Facendo 1+2+3, dunque, possiamo arrivare per ora ad una chiara conclusione: l’inizio del QE è stato accolto dai mercati finanziari europei con grande volatilità.

Questa situazione non potrà durare a lungo, riteniamo che i mercati valutari, obbligazionari e azionari stiano semplicemente cercando un nuovo livello di equilibrio.

 

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