Conseguenze economiche del tapering: fuga di capitali da Wall Street e, soprattutto, dai mercati emergenti

I Paesi emergenti hanno davanti dei mesi davvero difficili, mentre siamo piuttosto certi che gli Stati Uniti supereranno senza grossi intoppi l’avvento del tapering, non abbiamo la stessa fiducia per quanto riguarda i mercati finanziari emergenti, qualcuno potrebbe saltare.

La settimana scorsa abbiamo assistito all’inizio del ritiro dei capitali da Wall Street, adesso è il momento dei mercati emergenti, date un’occhiata:

Imbarazzante:

Non solo la fuga di capitali è iniziata, ma è in fase di accelerazione.
Ma dove vanno tutti questi capitali ? La prima risposta è banale: liquidità. I soldi vengono volgarmente ritirati dai mercati emergenti e da Wall Street, questa è la fase 1 in qualsiasi momento di panico nei mercati finanziari, si passa da qualcosa con rendimento incerto (azioni e altri strumenti finanziari) a qualcosa con rendimento certo, ma nullo: la moneta.

Quando si concluderà la fase 1, arriverà la fase 2: la ricerca di occasioni di investimento. A questo punto i mercati potrebbero guardare altrove per un periodo limitato di tempo (per quanto pensate che il panico a Wall Street possa durare ? Già in questi giorni la situazione sembra essersi stabilizzata, ed è passata una settimana dalla grande ondata di vendite), probabilmente in Europa.

Se abbiamo ragione vedremo un calo continuo dei rendimenti dei titoli di Stato Europei (il BTP a 10 anni potrebbe avvicinarsi alla soglia del 4%, ma difficilmente scenderà al di sotto), ma questo durerà fino a quando i dati macro degli USA non saranno abbastanza convincenti per riattirare capitali, vale a dire non oltre la fine del 2013.