Gli Effetti Del Ciclo Economico Sul Tasso Di Cambio

International Monetary Fund and World Bank Group Annual Meetings

Il ritardo della BCE nell’avviare il QE ha creato una de-sincronizzazione del ciclo economico tra Eurozona e Stati Uniti, un fattore drammatico per i mercati valutari

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Almeno fino alla prossima grande crisi (in stile 1939 o 2008), vedremo con ogni probabilità l’Europa e gli USA in due punti diversi del ciclo economico.

Il fatto che la BCE (complice quel fenomeno di Trichet prima e, negli ultimi anni, le inutili imposizioni tedesche) abbia ritardato così tanto il proprio intervento (che si capiva sarebbe stato obbligatorio, prima o poi) sui mercati tramite un incremento deciso della base monetaria ha portato ad uno sfasamento del ciclo economico tra l’Europa e gli Stati Uniti.

Mentre infatti gli USA sono ad un passo dal rialzare i tassi di interesse dell’economia, in Europa non riusciamo minimamente ad immaginare una data per un annuncio simile. Il QE statunitense è appena finito, e quello Europeo è appena cominciato. Come dicevamo, dunque, c’è uno sfasamento importante tra i cicli economici di Washington e Bruxelles:

L’Eurozona sembra essere uscita da pochissimo dalla recessione (anche se alcuni paesi come l’Italia e la Francia faticano a rialzare la testa, per ora), mentre gli USA sono ben più avanti.

Ora, qualcuno (speriamo in pochi) si porrà una domanda fondamentale: e allora ?

E allora ? Riconoscete il grafico qui sotto ?

Lo sfasamento tra i cicli economici di USA e Europa ha creato un’inversione nel gioco di forza tra Euro e Dollaro, con l’Euro destinato a scendere sotto la parità con il Dollaro.

E se questo non è “importante”, allora forse ci manca la nozione di importanza.

 

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