Grecia: nei prossimi giorni ci saranno migliaia di licenziamenti nel settore pubblico

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Stiamo parlando di ben 25.000 dipendenti della Pubblica Amministrazione che saranno lasciati a casa: pronta la cassa integrazione per i più fortunati

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Ordine eseguito, la Grecia parla sempre più Tedesco e taglia 25.000 posti di lavoro nella PA, una roba che in un Paese normale farebbe scattare una rivoluzione, ma ormai la Grecia è abituata a soffrire, una cosa che sembra accomunare Roma ed Atene più che mai in questo periodo.

In Grecia la crisi è più avanti che in Italia, non temete: il giorno del giudizio arriverà anche per noi, e non ci sono ragioni razionali per sperare che questo sarà meno duro di quello Greco.

Il Governo Samaras ha ottenuto il via libera in Parlamento con una maggioranza sempre più risicata (ridicolo pensare che questo Governo concluda la legislatura) di 153 voti favorevoli contro 147 contrari.

A nulla servirà il “contentino” della Troika per la Grecia, con il quale l’IVA per i ristoranti ed i prodotti di ristorazione passerà dal 23% al 13%, questa non è l’Europa della spesa pubblica. Intendiamoci, è palese come la Grecia abbia sperperato denaro pubblico negli anni (anche noi ne sappiamo qualcosa, vero ?), è logico pensare che una situazione del genere non potesse durare per sempre, ma 25.000 posti di lavoro in meno in un colpo solo è davvero troppo, con che coraggio si vuole far credere che il PIL Greco tornerà a crescere nel 2014 ? Vi ricordo che il PIL, per come viene calcolato, tiene conto anche della spesa pubblica, allora quale sarebbe la variabile che farà riprendere l’economia per i signori di Bruxelles ?
I consumi ? Scherziamo ?
Gli investimenti delle aziende ? Ma dai…
La spesa pubblica ? Non mi pare il caso
La bilancia commerciale ? Non basterebbe

Nel favoloso mondo della Troika, anche la matematica è un’opinione dunque, tra l’altro sbagliata.

 

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